La virtù è una disposizione abituale e ferma a fare il bene, è una costanza nell-esercizio della propria intelligenza e volontà, che si orientano con impegno e decisione verso il bene. La persona virtuosa cerca il bene e lo sceglie applicandolo nelle azioni della sua vita.
Le virtù sono “abiti”, dati dalla ripetizione di atti stabili, che si radicano nell-intimo della persona. Se sviluppati rettamente, generano gioia e felicità. Tutti sono capaci di praticare le virtù.
Le principali virtù morali sono dette cardinali perché orientano e costituiscono i cardini, appunto, di una vita dedicata al bene. Sono: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.
Si dicono virtù teologali quelle che hanno Dio per oggetto e sono da egli stesso infuse nell-uomo.
Non tendono solo al giusto mezzo, ma al sommo bene e sono tre: fede, speranza e carità. Le virtù teologali fondano, animano e caratterizzano l’agire morale del cristiano. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali. Sono infuse da Dio nell-anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna.