Il tempo dell’Avvento

Inizia per la Chiesa, anche per la nostra comunità cristiana il tempo di Avvento. Quest’anno accade in questo strano periodo della nostra vita. Mai forse siamo stati così vicini tutti, così simili, seppure costretti a “tenerci lontani”, a temere di toccarci o respirare la stessa aria. Negli occhi di tante persone è possibile riconoscere la medesima incertezza e talvolta l’angoscia per il futuro.

Proviamo, allora, in questo tempo liturgico a fermarci ulteriormente e lasciamo risuonare dentro di noi quella Parola, il richiamo: «Vegliate!». Sì, è vero, ci si sta assopendo, questa situazione, che si aggiunge a tutti i soliti problemi di ogni giorno, forse ci avvilisce, ci stordisce, e non ci accorgiamo di Colui che, proprio dal futuro che temo, vieni verso di noi. Dobbiamo restare nella calma, come la sentinella nella notte, come il portiere della casa del vero Signore di questo mondo, che ci ha dato, con fiducia, solo un incarico: restate con gli occhi aperti. Non mi deve bastare ciò che dicono gli altri, devo vedere con i miei occhi, sì, devo cogliere i segni, tra tutte le notizie e gli eventi, le Sue tracce mentre viene nella nostra vita, riconoscere il Suo passo, il Suo sorriso di tenerezza e comprensione sulle nostre povertà. Dobbiamo abbandonare questo isolamento, per lanciarmi tra le Sue braccia, non dobbiamo aver paura: Egli viene per noi tutti. Dobbiamo solo avere gli occhi aperti, per riconoscerLo quando Lo incontreremo per strada, quando scorgeremo, sotto i panni di chi incrocia il nostro cammino, il Suo cuore ancora trafitto che ci chiede consolazione e amore. Forse è già qui e noi… dobbiamo “vegliare”.