Con la speranza nel cuore (3)

Continua il cammino di Avvento e continuiamo a raccogliere semplici pensieri da condividere.
Vivere il tempo di Avvento significa anche prendere coscienza della inesorabilità dello scorrere del tempo… Abbiamo lasciato alle nostre spalle mesi che non avremmo mai immaginato di vivere nella nostra esistenza. Ci sentiamo fragili, incerti e sfiduciati per le situazioni che si sono create.
Tra le diverse realtà messe a dura prova da questa crisi sanitaria, c’è anche il tema sulla fede, la vita pastorale della nostra comunità parrocchiale. Non voglio fare l’analisi della situazione pastorale, ma alcune domande durante il cammino di Avvento me le devo fare, anche per rimotivarmi e darmi le coordinate su cui costruire il mio percorso di fede. Che cosa significano per me l’Avvento e il Natale? Cosa dice alla mia vita un itinerario spirituale come quello che mi propone la mia Parrocchia? Cosa spero quest’anno dall’Avvento e dal Natale? Posso rispondere solo se affronto la mia verità, se entro in me stesso e nel silenzio faccio spazio a queste domande. Cosa prende attualmente la mia vita? Quali sono le mie sofferenze? Quali sono le mie insoddisfazioni?
Qual è il mio desiderio più grande? Conosco la mia situazione personale… Le mie difficoltà di fede e le mie resistenze interiori. Che cosa vorrei sentirmi dire? Devo trovare una risposta, perché questo tempo diventi per me un tempo benedetto. Il cammino dell’Avvento è un cammino di
speranza come annuncio/celebrazione, esperienza viva di una Presenza.