S. Bassiano, vescovo

Se Lodi fu a lungo ritenuta una “città miracolosa”, il merito è del suo patrono San Bassiano. Secondo la leggenda infatti, il santo di Siracusa, entrando in città come vescovo nel 374 d.C., guarì molte persone dalla lebbra, promettendo che nessun lodigiano ne sarebbe più stato colpito. E così fu.
I miracoli di Bassiano, erano in realtà cominciati assai prima, quando, ancora giovinetto, volendo diventare cristiano, riparò a Ravenna per sfuggire alle ire del padre di fede pagana.
Durante il viaggio, in un bosco egli incappò in una cerva con due cerbiatti che si accucciarono ai suoi piedi. Pur davanti alla scena di un animale selvatico ammansito, i cacciatori che li inseguivano non vollero rinunciare alla preda, e per questo caddero tramortiti a terra per mano di Bassiano, intenzionato a difendere gli animali. Si poterono rialzare solo dopo il suo perdono, ma da questa popolare leggenda l’attributo iconografico del santo, oltre al pastorale da vescovo, è proprio quella cerva. Il santo morì a ben 90 anni, nel 409, dopo una vita intensa e dopo aver partecipato anche ai funerali dell’amico Ambrogio. Le sue reliquie, poste prima nella Basilica di Lodi Vecchio, sono ora nella cattedrale di Lodi, dove il 19 gennaio si tiene la tradizionale Festa di San Bassiano.