L’11 febbraio del 1858 è il giorno in cui la Beata Vergine Maria apparve alla giovane Bernadette Soubirous, sui Pirenei francesi, nella grotta di Massabielle. Quel primo miracolo, segnò la vita della ragazza (aveva appena 14 anni) che, nonostante l’incredulità e talvolta lo scherno di parenti e amici, perseverò negli anni a visitare la grotta lungo il fiume Gave, in cui la Madonna le apparve per ben 18 volte, rendendola messaggera di numerosi messaggi spirituali.
La storia di Bernadette e della Beata Vergine Maria di Lourdes è un esempio di fede e perseveranza, che ha portato la giovane ad essere santificata (nel 1933), a confermare il dogma cattolico dell’Immacolata Concezione e a far diventare l’11 febbraio la Giornata Mondiale del Malato, come voluto da Giovanni Paolo II. Dopo una lunga e accurata inchiesta, il 18 gennaio 1862, una commissione composta da sacerdoti e scienziati confermò le apparizioni di Lourdes e le conseguenti guarigioni che iniziarono a verificarsi. Da allora sono numerose le guarigioni di cui sono stati beneficiari i visitatori della fonte, e ancora oggi, migliaia di pellegrini percorrono la strada che li conduce fino alla fonte, pregando la Madonna per una personale intercessione, sempre aiutati da uomini e donne (gli hospitalier) che si offrono di accompagnarli. La forza spirituale che dona questo sacro pellegrinaggio è indubbia, e serve anche a donare la forza per affrontare la malattia.
In questo giorno del lontano 1858, infatti, in un paesino sui Pirenei, presso un luogo detto La grotta di Massabielle, fuori del piccolo centro abitato, sulle sponde di un fiumiciattolo, una semplice ragazzina di Lourdes, Bernadette Soubirous, vide una luce e, dentro questa luce, una giovane signora “bella, bella, più di tutto”. Questa Signora si rivolse a lei con bontà e dolcezza, con rispetto e fiducia. “Essa mi dava del voi (racconta Bernadette)…Volete farmi il favore di venire qui durante i prossimi quindici giorni? (le domanda la Signora)… Essa mi guardava come una persona che parla ad un’altra persona”. E’ in questa conversazione, in questo dialogo tutto pervaso di delicatezza, che la bella Signora incarica Bernadette di trasmettere certi messaggi molto semplici sulla preghiera, la penitenza e la conversione. Non suscita meraviglia che Maria sia bella, giacché, nell’apparizione del 25 marzo 1858, ella rivela così il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”.