C’è bisogno di gente, Signore, che trasmetta la speranza: gente che lo faccia nelle famiglie perché non cedano al consumismo che tutto ingoia e tutto devasta e facciano spazio invece a ciò che conta veramente, alla relazione d’amore, al sostegno reciproco, alla fiducia e al perdono; gente che lo faccia sul posto di lavoro perché a comandare non sia l’arroganza, la voglia di far soldi a qualsiasi costo, la tendenza a trattare le persone senza riguardo alcuno per la loro esistenza; gente che lo faccia nella scuola aprendo le menti degli studenti a una visione ottimistica, improntata alla stima per ogni espressione che reca il gusto dell’umanità, guidata dalla certezza che la storia non è abbandonata al caso, ma va verso un compimento; gente che lo faccia anche nella chiesa perché i tuoi discepoli non cedano alla rassegnazione e al compromesso e ritrovino lo slancio dei primi tempi.