Eucaristia come sacrificio

L’Eucaristia realizza alla perfezione la finalità propria dell’Incarnazione, cioè la gloria di Dio e la libera redenzione degli uomini, e questo perché il Cristo si presenta come Sommo Pontefice, Eterno Sacerdote, Vittima Santa, che realizza tutta la storia della salvezza preparata e annunciata fin dall’antichità. Solenni sono, pertanto, le espressioni dell’ultima cena, l’unico grande gesto sacerdotale compiuto da Gesù, che sono entrate nella formula della consacrazione eucaristica: “Questo è il mio corpo… Questo è il mio sangue… Fate questo in memoria di me”, che suonano come un eterno ritornello d’amore eterno e aiutano a interpretare tutte le più belle parole pronunciate da Cristo nella sua avventura umana. Cui si possono aggiungere le meravigliose e sublimi parole: “Io sono la vite e voi i tralci. Chi rimane in me, porterà molto frutto… senza di me non potete far nulla”; “Io me ne vado”, “ma non vi lascerò orfani”; “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”; “Chi mangia di me e beve il mio sangue, avrà la vita eterna, e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”; “Chi vede me, vede anche il Padre” ; “Io sono la via, la verità e la vita”.
L’Eucaristia come “sacrificio”, ricorda tutta la storia della salvezza, dalle antichissime origini fino alla consumazione del tempo, in cui si realizza ugualmente tutta la storia umana, che solo in Cristo riceve la sua giusta spiegazione: tutto e in funzione dell’uomo, l’uomo è in funzione di Cristo e Cristo è in funzione di Dio: “tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”. In altre parole, l’Eucaristia è memoria della salvezza operata da Cristo e come tale è efficace e attualizzante, nel senso che l’efficace dell’attualizzazione ora dipende dalla fede con cui si fa memoria e si crede allo Spirito che attualizza il mistero, e l’ingresso nel mistero eucaristico esplode nella lode e nella glorificazione delle meraviglie operate da Dio in Cristo, il suo Capolavoro. E si ritorna così sempre alla lode a Dio per la sua autorivelazione in Cristo. È sempre la centralità del Cristo – o dell’Eucaristia – il perno della storia sacra passata presente e futura: tutto è in funzione dell’Eucaristia, il Cristo totale: predestinato morto risuscitato e glorificato.

Corpus Domini

La festa del Corpus Domini è la festa del Corpo del Signore, è la festa dell’Eucaristia.
Per la presenza reale di Cristo, l’Eucaristia richiama direttamente alla memoria il mistero dell’Incarnazione, che costituisce l’asse portante e centrale della sua stessa realtà.
Poiché con il mistero dell’Incarnazione, l’uomo è stato come “divinizzato”, Cristo per assicurare nel tempo questa delicata e speciale identità all’uomo, si è costituito “pane” per alimentarlo spiritualmente lungo l’arco del tempo. L’Eucaristia, come centro vertice della storia della salvezza, rende presente quel Cristo, che della salvezza è l’autore. Nell’Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo che, mediante la sua Carne dà vita agli uomini, confermando nel suo Sangue la Nuova Alleanza. Per mezzo dell’Eucaristia i fedeli hanno accesso al Padre per il Figlio, Verbo Incarnato, che ha sofferto ed è stato glorificato, nell’effusione dello Spirito santo, ed arrivano alla comunione con la santissima Trinità; con il sacramento del pane eucaristico viene rappresentata e realizzata l’unità dei fedeli che costituiscono un solo corpo in Cristo.

Le giornate eucaristiche oggi

Le giornate eucaristiche sono un appuntamento fondamentale nella vita di un cristiano. Sono l’occasione di sostare un po’ di tempo in preghiera davanti a Gesù Eucaristia esposto sull’altare, l’occasione di una preghiera viso a viso, cuore a cuore.
A tutti viene chiesta la fatica della preghiera.
Fatica nello spegnere la tv, il computer e il cellulare per dedicarsi al Signore.
Fatica nell’uscire di casa.
Fatica nel restare in preghiera. Solo così riusciremo ad assaporare la gioia
dell’incontro con il Signore, il solo capace di convertire i cuori.
Cosa di cui abbiamo sempre bisogno.

Cosa sono le giornate eucaristiche?

Le Giornate eucaristiche (Quarantore) sono giorni particolari della vita della Chiesa durante i quali nella parrocchia viene data la possibilità di sostare presso Gesù eucaristico.
Le Quarantore, restano attuali perché ci aiutano a rinverdire la nostra fede nella presenza reale di Gesù nel SS.mo Sacramento: “l’atto di adorazione al di fuori della santa Messa prolunga ed intensifica quanto s’è fatto nella liturgia stessa, infatti soltanto nell’adorazione può maturare un’accoglienza profonda e vera.
E proprio in questo atto personale di incontro col Signore matura anche la missione sociale che nell’Eucarestia è racchiusa e che vuole rompere le barriere non solo tra il Signore e noi, ma anche e soprattutto le barriere che ci separano gli uni dagli altri.” (cfr. Sacramentum caritatis n. 66).

Portiamo insieme nel mondo Gesù vivo

La sera del Corpus Domini che si tiene il 19 giugno viviamo come fratelli e sorelle, comunità cristiana di san Fiorano, il nostro CENACOLO: è l’esperienza di una comunione straordinaria, indissolubile, di Cristo con noi e, per mezzo suo, anche tra di noi. Quell’ultima cena pasquale terrena che Gesù visse con i suoi, di cui la S. Messa è memoriale (= attualizzazione sacramentale!), è carica di significati per noi oggi e per tutti gli uomini di tutti i tempi: è gesto profetico in cui dà se stesso nel segno del pane e del vino per sempre; è consegna del suo servizio sacerdotale nel “..fate questo in memoria di me…”; è invito perenne a vivere la vita tra noi come servizio nella carità; e tutto questo sempre in un mistero di unità profonda che non è scalfita nemmeno dal tradimento di uno dei suoi.
Il Corpus Domini rivivremo tutto questo in modo speciale: ascolteremo la sua Parola che ci rassicura nel cammino dell’Amore; faremo memoria viva del pane e del vino consacrati per nutrirci del Suo Corpo e del Suo Sangue in cui diventiamo una cosa sola, al di là dei nostri peccati, dei nostri sforzi e dei nostri pur lodevoli desideri; compiremo il gesto della processione Eucaristica, per essere obbedenti al mandato di Gesù di andare nel mondo a testimoniare il Suo Amore, che è il Suo Vangelo!
Vorrei che tutta la comunità fosse partecipe per vivere ed esprimere quella unità dei discepoli per cui Gesù ha pregato e che è il segno più credibile della nostra missione nel mondo. Di per sé quella del Corpus Domini è l’unica processione obbligatoria che la Chiesa richiede a tutti i suoi figli, più importante anche di quella del Venerdì Santo, perché portiamo nel mondo e al mondo non una statua ma Gesù Vivo! In questo gesto sta anche il significato del nostro essere cristiani nella Chiesa, che è il Corpo Mistico di Gesù nel tempo e nella storia: uniti in Gesù, noi esistiamo per portare Gesù, non altro, al mondo intero, a tutti gli uomini, vicini e lontani, ricchi e poveri, sani o malati; è questa la nostra missione espressa molto bene dal segno della processione con Gesù Eucaristico. In teoria, nessuno quindi dovrebbe mancare al Corpus Domini! Ecco la ricchezza di questa celebrazione che in spirito di vera fraternità vi invito a vivere tutti insieme.

“Prendete, mangiate… bevetene tutti…”

Il Corpus Domini è la festa dell’Eucaristia che il Signore Gesù ha istituito nell’Ultima Cena e che costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa. L’Eucaristia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa:
un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo.
La festa del Corpo e Sangue di Cristo non può restare indifferente al cristiano.

La solennità ci sollecita, come Comunità di credenti, ad una attenta e seria verifica sulla nostra relazione di fede che viviamo con il Signore Gesù. Egli, risorto e vivente, è presente nella sua Chiesa e la guida e la protegge assicurandole il Suo sostegno; ed essa, nel Suo Amore fiducioso non si stanca mai di invocarlo nella prova, e nella gioia sempre gli rende grazie. È una intensa ed intima relazione sacramentale tra lo Sposo e la Sua sposa, la Chiesa. Una presenza che diventa per la Chiesa-sposa esperienza, anche se misteriosa ed intangibile; una esperienza talmente profonda e singolare che ispira un ineffabile sentimento di fiducia, di sicurezza e che la appella nell’intimo, continuamente. Dopo l’Ascensione di Gesù, che lo sottrae all’esperienza sensibile degli uomini, la Sua presenza nella Comunità dei credenti cambia segno ma non realtà. Egli resta e si dona: il segno del pane spezzato e del vino, nei quali offre il Suo Corpo come cibo e il Suo Sangue come bevanda di salvezza e di vita. Egli rimane con noi per sempre sino alla fine del mondo.

“Ho desiderato ardentemente …”

Il Corpus Domini è la festa dell’Eucaristia che il Signore Gesù ha istituito nell’Ultima Cena e che costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa. L’Eucaristia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa:
un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo.
La festa del Corpo e Sangue di Cristo non può restare indifferente al cristiano.

La celebrazione della solennità del Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo è sempre motivo di riflessione, di lode e ringraziamento e di profonda adorazione e contemplazione del grande Mistero. È un po’ rivivere con il cuore e la mente in quel cenacolo dove tutto è cominciato; è tornare alle radici del nostro essere Comunità ecclesiale, del nostro vivere e del nostro morire.
È tuffarci in modo tutto particolare nelle sorgenti della salvezza.
Il Risorto, ad ogni Celebrazione Eucaristica, viene a noi e ci raduna come popolo perché, in festosa assemblea, celebriamo il sacramento pasquale del Suo Corpo e del Suo Sangue.

Spezziamo il pane

Gn 18, 6

«Presto, tre staia di fior di farina,
impastala e fanne focacce»

Anche quest’anno come di consueto, la Caritas Diocesana, propone per la solennità del Corpus Domini l’iniziativa: SPEZZIAMO IL PANE.
L’iniziativa sostiene il progetto del nuovo Dormitorio CASA SAN GIUSEPPE
In osservanza delle norme anti-covid, non è possibile coinvolgere i giovani con l’esperienza della “notte ai forni” per la preparazione del pane così, come già sperimentato l’anno scorso, riproponiamo il kit per farlo a casa, così ognuno potrà in famiglia, impastare e cuocere il panfocaccia con il kit che Caritas Lodigiana insieme alla Pastorale Giovanile ha predisposto.
Il kit contiene: farina e lievito già dosati, la ricetta, la preghiera per benedire la mensa della domenica.
Il kit sarà disponibile in chiesa da questa domenica e da preparare in famiglia domenica prossima.
Le offerte che raccoglieremo (donazione minima per ogni kit 5 €) verranno destinate al progetto del nuovo dormitorio per i senza dimora “CASA SAN GIUSEPPE”, i lavori sono già iniziati e speriamo di inaugurare la struttura entro la fine del 2021.  Siamo fiduciosi nell’adesione di più famiglie.

Adorazione Eucaristica

Adorare l’eucaristia è accettare un appuntamento con il cielo, 
accorrere al luogo dell’incontro più desiderato, ricevere
la dichiarazione d’amore più intensa, sperimentare la vicinanza più intima del mistero di Dio

Nell’eucaristia è offerta la possibilità di relazionarci con Gesù Cristo.
Contemplando il mistero dell’eucaristia si riceve lo stimolo per vivere alla maniera del Signore in donazione totale e discreta in favore dei fratelli e di amorosa relazione con Dio. La presenza di Cristo nell’eucaristia consente il ristoro nel cammino, la sosta nella giornata, la conversazione amica, lo sfogo dell’anima, l’esercizio di comunione, l’intuizione missionaria.
La presenza eucaristica è una scuola permanente di dedizione silenziosa, in modo di amare gratuito e costante, senza imposizioni, senza evasione.

L’Eucaristia è…

─  L’Eucaristia è il sacramento che rinnova e accresce l’unione profonda con Cristo maturata nel Battesimo e alimenta la comunione con la Trinità;
─  È pegno d’immortalità: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
─  È nutrimento che ci rende capaci di vivere d’amore e di compiere le opere di bene delle quali il Maestro ci ha dato testimonianza.
─ È presenza costante e silenziosa, garanzia che non siamo mai soli, occasione per ravvivare il nostro personale rapporto di amicizia e di amore.