Spirito: misterioso cuore del mondo, vento sugli abissi, fuoco del roveto, Amore in ogni amore. Lo Spirito: estasi di Dio, effusione ardente, in noi, della sua vita d’amore. Senza lo Spirito il cristianesimo non è che arida dottrina, la Chiesa si riduce a
organizzazione e codice, la morale a fatica sovente incomprensibile, la croce a follia, Cristo rimane un evento del passato.
Ci sono cose, nella vita, che accadono quando meno te l’aspetti. E non sono tutte cose brutte, o amare sorprese. Semplicemente, sono cose insperate, che accadono senza essere alimentate dalla speranza: e dal momento che speranza e attesa sono, in fondo, le due facce di un’unica medaglia, ciò che non è (o non è più) oggetto di speranza, di fatto non è più neppure atteso. E quando giunge in maniera improvvisa, ci coglie – appunto – alla sprovvista e mette in subbuglio le nostre esistenze.
Pensiamo a una coppia che attende da anni la nascita di un figlio, e questo non avviene; mentre avviene, eccome, che gli anni passino e ormai neppure più si rimanga aperti alla speranza. Ma poi, quando tutto parla in maniera diametralmente opposta al rifiorire della vita, essa giunge, improvvisa e inattesa, a mettere a soqquadro le due esistenze.
Pensiamo alle quantità di copie di curriculum vitae che un giovane neolaureato manda a tutte le imprese, ditte o istituzioni che hanno a che fare con ciò per il quale ha conseguito il tanto agognato foglio di carta, e ai mille colloqui fatti conclusi con un nulla di fatto perché per essere assunto serve l’esperienza che non ha; e allora, preso da spirito di sopravvivenza, si adatta a qualsiasi tipo di lavoro che gli permetta di guadagnarsi il pane quotidiano.
Ma quando meno se l’aspetta, arriva la grande occasione della vita che gli dona la possibilità di fare ciò che ha tanto desiderato e nel quale non sperava più.
Oppure una persona delusa da una vita che le ha fatto provare l’amore e la vicinanza di qualcuno che poi si è rivelato l’opposto di ciò che era, e le altre occasioni per avere qualcuno al fianco si sono rivelate per quello che erano, appunto “occasionali”, senza alcuna prospettiva che permettesse di guardare al di là della siepe del tempo.
Ma poi arriva la conoscenza inattesa, l’incontro non sperato, la persona per nulla ideale ma tremendamente reale che ti ridà la voglia di ricominciare e con la quale senti che la vita ha una prospettiva più bella. Quanti esempi di eventi inattesi potrebbe citare ognuno di noi, e molti di essi giunti magari nel momento in cui la vita iniziava a rabbuiarsi, ad andare verso una sera che non necessariamente è quella dell’età.