Il tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi. La doppia indole dell’Avvento s’intreccia unitariamente in modo naturale giorno dopo giorno: il tono escatologico connota le prime due settimane dell’Avvento mentre le ultime due settimane, e specialmente i giorni dal 17 al 24 dicembre, preparano al memoriale della nascita storica di Cristo. La Parola di Dio e le orazioni costellano l’Avvento di promesse e attese, gioie e speranze, incontri e accoglienza.
In questa costellazione biblico-liturgica rifulgono quattro testimoni che accompagnano il cammino della comunità cristiana nella vigilanza e nell’attesa: il profeta Isaia, testimone della Parola promessa; il precursore Giovanni, testimone della Parola attesa; il giusto Giuseppe di Nazareth, testimone della Parola custodita; la vergine Maria, testimone della Parola creduta e concepita.