1 Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto?
Salmo 121
In questo mese la nostra riflessione sarà a questo primo Monte. Cosa scopriamo fermandoci su questo monte?
Il fuoco della presenza di Dio (1)
Su questo monte Mosè realizzò la presenza di Dio. Aveva visto tantissime volte bruciare i pruni per autocombustione, ma quello fu un giorno diverso da tutti gli altri. Sul monte Oreb egli vide il fuoco di Dio e ascoltò la Sua voce: “Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian, e, guidando il gregge oltre il deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava. Mosè disse: “Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!” Il Signore vide che egli si era mosso per andare a vedere.
Allora Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: “Mosè! Mosè!” Ed egli rispose: “Eccomi”. Dio disse: “Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro”. Poi aggiunse: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d’Abramo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe”. Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio” (Esodo 3,1-6). Sul monte Oreb Dio parlò nuovamente a Mosè nel giorno in cui gli diede il decalogo. Su questo monte Dio manifestò la Sua potenza, la Sua gloria e la Sua santità. Leggere quello che accadde quel giorno ci mette timore ma è bello considerare che Mosè fece uscire tutto il popolo dall’accampamento “per condurlo ad incontrare Dio”: “Siano pronti per il terzo giorno; perché il terzo giorno il Signore scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai… Quando il corno suonerà a distesa, allora essi potranno salire sul monte”. E Mosè scese dal monte verso il popolo; santificò il popolo, e quelli si lavarono le vesti. Mosè disse al popolo: “Siate pronti fra tre giorni; non avvicinatevi a donna”. Il terzo giorno, come fu mattino, ci furono tuoni, lampi, una fitta nuvola sul monte e si udì un fortissimo suono di tromba. Tutto il popolo che era nell’accampamento tremò. Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento per condurlo a incontrare Dio; e si fermarono ai piedi del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché il Signore vi era disceso in mezzo al fuoco; il fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte. Il suono della tromba si faceva sempre più forte; Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. Il Signore dunque scese sul monte Sinai in vetta al monte e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte e Mosè vi salì” (Esodo 19,11-20). Questo monte bruciò e tremò. Allo stesso modo noi dobbiamo bruciare e tremare per la presenza del Signore: “I monti furono scossi per la presenza del Signore, anche il Sinai, là, fu scosso davanti al Signore, al Dio d’Israele”! (Giudici 5,5).