TAPPA 9 COSA RACCONTO?
Di traguardo in traguardo fino alla meta finale, il cammino autentico fa scoprire il bisogno e il dovere del raccontare ad altri l’esperienza vissuta. È come se fosse tutto ciò che si è visto, ascoltato, gustato, incontrato, vissuto fosse troppo per rimanere racchiuso nella mente e nel cuore di una sola persona. Il cammino ci rende testimoni di tutto ciò che si è ricevuto e donato gratuitamente, senza aspettarsi nulla in cambio se non la possibilità di veder fiorire i cammini di altri. Ed è per questo che i pellegrini portano con sé e scrivono un diario, spesso poco organizzato, ricco di parole, disegni e tesori trovati lungo la vita: mettere per iscritto costringe a trovare le parole, a dare forma all’invisibile e voce all’ineffabile e permette di dare accesso alla memoria grata, rispondendo all’invito di andare per le strade del mondo e annunciare la buona notizia per la vita di ogni uomo e donna.
TAPPA 10 COME RIPARTO?
Chi ha assaporato la bellezza del cammino si sente chiamato a nuove ripartenze, facendo tesoro di quanto conosciuto, scoperto, incontrato, vissuto nelle esperienze precedenti.
La sfida è quella di tornare cambiati, nuovi, cresciuti sempre di più nella propria vocazione di uomini e donne, di bambini, di preadolescenti, di adolescenti e di comunità che abitano la realtà come “buoni cristiani e onesti cittadini”, con i piedi per terra e il cuore nel cielo.
Come i Magi che per un’altra strada fecero ritorno alla loro casa, e ancora come quei due discepoli che tornano in fretta a Gerusalemme con il cuore che ardeva loro nel petto, bisognosi ancora una volta che il sentiero della vita fosse loro indicato.