Nel giorno 12 di settembre la Chiesa celebra la memoria del santo Nome di Maria (Miryam in ebraico), nome che racchiude un vero scrigno di significati, che lungo i secoli sono stati interpretati da grandi autori e che riflettono le altissime qualità e i singolari privilegi concessi da Dio alla Sua Santissima Madre.
Il nome, che viene dato a ciascuna persona, racchiude sempre in sé un particolare significato. Nella Sacra Scrittura, precisamente in Genesi 2,18-20, leggiamo che Dio fece “sfilare” davanti ad Adamo tutti gli animali creati: il primo uomo, dopo aver osservato ciascuno di essi, determinò come doveva essere chiamato, dando un nome che definisse quella creatura, una parola che potesse racchiudere in sé il significato più profondo della sua natura, la quale rifletteva particolari aspetti della perfezione infinita di Dio.
È molto bello pensare questo anche per ciascuno di noi: creati a immagine e somiglianza di Dio, riflettiamo, con i doni e le caratteristiche che Dio ci ha donato, alcuni aspetti della Sua infinita perfezione.
Maria Santissima è immagine della perfezione di Dio. Se ogni creatura riflette la perfezione di Dio, quanto più nel nome di Maria Santissima sono racchiuse tutte le grazie di cui Dio l’ha ricolmata! La Santissima Vergine fu chiamata Maria e fu concepita senza peccato originale, perché destinata a essere la Madre del Verbo di Dio, che si incarnò nel suo seno. Così, il nome di Maria significa non uno, ma un insieme di aspetti infinitamente perfetti di Dio, che Lei rappresenta in modo speciale.
I Padri della Chiesa hanno tanto meditato e scritto sul nome di Maria. Sant’Alberto Magno afferma, a esempio, che questo nome significa “Mare amaro”: mare, che viene rammentato come simbolo di Maria Santissima per la sua immensità di grazie e virtù; ma anche perché la sua vita fu uno specchio della vita del Signore, amara e piena di dolori. Significa anche “Stella del mare” e proprio in riferimento a questo titolo si trovano il maggior numero di scritti dei Santi.
Esaltando il nome di Maria, diamo gloria a Dio: quando glorifichiamo il nome di Maria, glorifichiamo il senso più profondo della sua persona e pertanto glorifichiamo lo stesso Dio, lodandoLo nella persona della Sua Madre amatissima.
All’amore di questa Madre deve corrispondere il nostro amore di figli. L’Angelo, inviato da Dio, disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”. L’obiettivo di questa festa è che i fedeli possano raccomandare a Dio, in modo speciale per intercessione della Sua Santissima Madre, le necessità della Chiesa e le proprie necessità, oltre che ringraziare il Signore per i benefici ricevuti attraverso la sua intercessione.
Se è così grande l’amore che questa Madre nutre per tutti i suoi figli, dobbiamo necessariamente corrispondere con il nostro amore, lasciare che il nostro cuore trovi rifugio nel Suo Cuore Immacolato e ne sia conquistato. Se ci sentiamo suoi figli, dobbiamo spesso ricordarLa, parlare con Lei e di Lei, imitarLa e obbedire ai suoi richiami materni.
I Padri della Chiesa definiscono Maria “Onnipotenza supplice” nei confronti di Gesù: nessun peccatore, che si rivolga fiduciosamente a Lei, rimane deluso e attraverso di Lei il perdono di Dio arriva a ogni anima: chi pronuncia il nome di Maria, apre il Cuore stesso di Dio.
Egli, ricco di Misericordia, dona tutti i Suoi tesori di grazia e tutto concede a coloro che chiedono qualcosa invocando il nome di Maria, Sua e nostra Santissima e dolcissima Madre.
Dobbiamo riconoscere come veramente il nome della Santissima Vergine Maria ci salva da ogni pericolo. Invocando il Suo Nome, siamo tutelati dal rischio di peccare, dalle tentazioni che ci inducono al male e da tutte le difficoltà. Davanti a qualsiasi sofferenza umana, di fronte agli avversari e ai pericoli che incontriamo sul nostro cammino, invocare il nome di Maria Santissima ci fortifica e fa crescere in noi una grande fiducia nel Signore.