Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate (1)

La Pace che va costruita prima di tutto nei cuori. Nel cuore di ogni uomo infatti si sviluppano sentimenti che possono alimentare la pace o, al contrario, minacciarla, indebolirla, soffocarla.
Accanto alla dimensione orizzontale dei rapporti con gli altri uomini, di fondamentale importanza si rivela la dimensione verticale del rapporto con Dio. Il Signore ha vinto sulla Croce. Non ha vinto con un nuovo impero, con una forza più potente delle altre e capaci di distruggerle. Ha vinto con un amore capace di giungere fino alla morte. Questo è il nuovo modo di vincere di Dio: alla violenza Dio non oppone una violenza più forte!. Alla violenza Dio oppone proprio il contrario: l’amore fino alla fine, la sua croce.
Questo è il modo umile di vincere di Dio: con il suo amore – e solo così è possibile – mette un limite alla violenza. Il Signore ci ha insegnato il perdono e la riconciliazione, ha creato un ponte meraviglioso fra cielo e terra, fra Dio Padre e tutti gli uomini, fra gli uomini fra di loro comandando ai suoi discepoli: “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti”.
In questo tempo di guerre e sofferenze ci auguriamo che tutti i governanti dei singoli paesi del mondo siano saggi e sapienti, riconoscano la propria parte di responsabilità nel costruire la pace nel mondo, collaborino nel debellare ogni forma di riarmo atomico e ogni minima minaccia di guerra che sarebbe catastrofica, giungano a praticare una autentica liberazione dal terrorismo per assicurare la pace, la giustizia e la libertà. Che il Signore ci faccia sentire ed essere tutti e ciascuno suoi figli e fratelli sinceri fra tutti i popoli, capaci di solidarietà, di tolleranza e di una civiltà dell’amore.