CONTRIBUTO DEI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI E VICARIALI
Vicariato di CODOGNO domenica 9 febbraio ore 14.45
- Si è celebrata a Roma dal 15 al 17 novembre 2024, nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, la prima Assemblea Sinodale a cui hanno partecipato cica un migliaio di delegati da tutte le Diocesi italiane.
Lo strumento di lavoro, rielaborato e arricchito dal confronto, viene ora proposto alle Chiese locali coinvolgendole direttamente anche nell’ultimo tratto del cammino sinodale italiano (fase profetica).
Il Vescovo, con i membri della delegazione diocesana ha pensato, secondo il suggerimento stesso del comitato nazionale, di interessare alcuni organismi di partecipazione. Oltre al Consiglio Presbiterale e a quello Pastorale diocesano, vengono dunque coinvolti in un incontro di confronto vicariale, tutti i Consigli Pastorali Parrocchiali e per gli Affari Economici, insieme ai membri del Consiglio Pastorale Vicariale.
In questa occasione, lo spazio maggiore sarà dato al confronto in piccoli gruppi (14/15 partecipanti), che lavoreranno su una delle 7 schede scelte tra le 17 che costituiscono lo strumento di lavoro e che sono parse le più adatte in considerazione delle tematiche affrontante e di coloro che parteciperanno all’incontro.Ecco le sette tematiche a cui, in fase di iscrizione all’incontro, ciascuno dovrà indicare un massimo di tre preferenze, così da permettere la formazione dei tavoli di confronto:
Sviluppo umano integrale e cura della casa comune - Comunicazione sociale, cultura e strumenti digitali, arti, linguaggi e social media
- Centralità e riconoscimento di ogni persona e accompagnamento pastorale
- Protagonismo dei giovani nella formazione e nell’azione pastorale
- Rinnovamento percorsi di iniziazione cristiana
- Discernimento e formazione per la corresponsabilità e per i ministeri dei laici
- Rinnovamento della gestione economica dei beni
Metodo di lavoro:
Il confronto dovrà seguire il metodo della CONVERSAZIONE SPIRITUALE.
Esso vuole garantire che il tutto non si esaurisca nell’esternazione delle opinioni personali e nel tentativo
di far prevalere la propria su quella degli altri, ma nel mettersi insieme in ascolto di ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, nell’ascolto vicendevole. Il clima di preghiera non va ridotto ad un momento formale posto all’inizio, ma deve accompagnare l’intera esperienza di ascolto reciproco e di confronto.
Nel primo momento tutti sono invitati ad esprimere il proprio pensiero in tempi ragionevoli per permettere a tutti di farlo. Non si deve commentare per il momento quello che gli altri hanno detto, lasciandosi condizionare, come a volte avviene, da chi prende per primo la parola. Si fa quindi una pausa di silenzio. Nel secondo momento più liberamente si può intervenire esprimendo ciò che ha suscitato in ciascuno l’ascolto degli altri. In questa fase c’è spazio per un confronto, sempre evitando che qualcuno finisca per monopolizzare la situazione impedendo anche agli altri di dire la loro. Si fa quindi una seconda pausa di silenzio. Nel terzo momento insieme si cerca di individuare alcuni punti essenziali su cui converge il consenso per offrire una sintesi condivisa del confronto.