Per esprimere l’amore di Gesù si usa spesso il simbolo del cuore. Alcuni si domandano se esso abbia un significato tuttora valido. Ma quando siamo tentati di navigare in superficie, di vivere di corsa senza sapere alla fine perché, di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza, abbiamo bisogno di recuperare l’importanza del cuore.
La via della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo è una via del cuore. Innanzitutto, del suo Sacro Cuore, che ha accolto volontariamente la Passione e la Croce per cancellare i nostri peccati, i peccati di tutta l’umanità. E poi anche del nostro cuore, che trova nella Croce la conferma più eloquente dell’infinito amore di cui Cristo ci ha amati. Nutriamo questa consapevolezza nel cammino della Via Crucis.
«Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo, per farci scoprire che da questo amore nulla «potrà mai separarci». Paolo lo affermava con certezza perché Cristo stesso aveva assicurato ai suoi discepoli: «Io ho amato voi».
Ci ha anche detto: «Vi ho chiamato amici».
Il suo cuore aperto ci precede e ci aspetta senza condizioni, senza pretendere alcun requisito previo per poterci amare e per offrirci la sua amicizia: Egli ci ha amati per primo. Grazie a Gesù «abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi».