L’espressione «Cuore della Vergine» si comprende alla luce del senso biblico: designa la persona stessa della Madonna; il suo «essere» intimo e irripetibile; il centro e la sorgente della vita interiore; della mente e del cuore, della volontà e dell’affettività; l’animo indiviso, con il quale ella amò Dio e i fratelli e si dedicò completamente all’opera di salvezza del Figlio.
Nella Santa Liturgia, espressione della fede della Chiesa, il Cuore della beata Vergine che, piena di fede e di amore, accolse il Verbo di Dio, è chiamato innanzitutto «dimora del Verbo», nonché «tempio dello Spirito Santo» proprio per la continua presenza in esso dello Spirito.
È presentato poi come cuore immacolato, cioè immune da macchia di peccato;
Cuore sapiente, perché Maria, interpretando gli eventi alla luce delle profezie, serbava nel suo cuore la memoria delle parole e dei fatti riguardanti il mistero della salvezza;
Cuore docile, perché Maria ha aderito gioiosamente ai comandi del Signore ;
Cuore nuovo, secondo la profezia di Ezechiele rivestito della novità della grazia ottenuta da Cristo
Cuore mite, in conformità al Cuore di Cristo che ammonisce: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore»;
Cuore semplice, cioè alieno da ogni doppiezza e tutto ricolmo dello Spirito di verità; puro, ossia, secondo la beatitudine proclamata dal Signore, capace di vedere Dio;
Cuore forte nell’abbracciare la volontà di Dio quando, secondo la profezia di Simeone,
o incombeva la persecuzione contro il Figlio o ne era imminente la morte;
Cuore vigilante, mentre Cristo dormiva nel sepolcro, il cuore di Maria, come il cuore della sposa del Cantico, vegliava in attesa della risurrezione di Cristo.
Questo è il Cuore Immacolato della Madre a cui la SS. Trinità desidera ci consacriamo per essere da Lei formati ed essere di compiacenza al Padre , sull’esempio del Figlio, ed esaudire il suo