Quello che abbiamo visto

Non possiamo né vogliamo creare illusioni pericolose. In effetti, Signore, noi non abbiamo visto te, né il tuo Figlio. La nostra non è un’esperienza fisica.
Le nostre mani non hanno toccato il Verbo della vita, i nostri occhi non si sono imbattuti nel suo volto di carne. Eppure anche noi abbiamo visto, ma sempre e solo segni. Segni della tua presenza inequivocabile. Segni poveri, che esigono fede. Segni piccoli, che domandano occhi buoni per essere riconosciuti. Segni fragili, che ci pongono continuamente un interrogativo: siamo sicuri di non sbagliarci? Nonostante tutto
noi abbiamo visto e quello che ha colpito il nostro sguardo non lo possiamo tacere. Abbiamo visto fiorire la gioia proprio dove sembrava impossibile: in mezzo alla penuria, nel profondo della sofferenza. Abbiamo visto nascere la pace e il perdono proprio negli squarci procurati dall’odio e dalla cattiveria, dalla guerra e dalla vendetta. Abbiamo visto il Vangelo diventare realtà.