Se anche deve misurarsi con i deserti della storia e con le lande desolate della cattiveria e dell’egoismo, la speranza riesce sempre a generare gioia.
La sua gioia, Gesù, non corrisponde allo scatenarsi irrefrenabile degli istinti, né a un’allegria scomposta capace solo di fare chiasso, e neppure ha l’aspetto irreale dei sorrisi forzati che ci raggiungono attraverso gli spot pubblicitari.
La gioia che viene dalla speranza è piuttosto una linfa vitale che percorre ogni gesto e ogni parola e diffonde attorno a sé fiducia e comprensione. È una gioia che reca con sé il profumo delle cose autentiche, profumo buono di pulito, fragranza sincera che raggiunge le profondità dell’anima. È una gioia che perdura anche quando si scontra con il rifiuto e con l’odio perché è assicurata da te e non dal consenso degli uomini.