Tempo di Quaresima: un passo avanti

Il tono apocalittico dei discorsi che sentiamo in questi ultimi anni non è del tutto infondato: tra la pandemia, il cambiamento climatico, le guerre e tanto altro, la voce della speranza si affievolisce, mentre cresce quella dell’emergenza, che comunque non toglie la sensazione di essere davanti a una fine. Che sia la fine del mondo o di un’epoca, la paura si diffonde comunque nel nostro tempo. C’è da chiedersi se davanti a tutto questo la parola del Vangelo sia ancora utile, se la fede sia una risorsa o una reazione psicologica, se la speranza cristiana riesca a distinguersi dalla rassegnazione. L’esperienza dell’esilio babilonese da parte del popolo di Israele, così come le parole di Gesù, ci mettono davanti a una scelta: di fronte alle fatiche personali e dell’umanità, dobbiamo scegliere se credere o meno alla salvezza di cui abbiamo bisogno, non per tornare al mondo di una volta, ma per fare un passo in avanti verso il regno di Dio