Nella vita si fanno molti incontri, buoni e cattivi: alcuni sono occasionali, altri si ripetono oppure diventano periodici o addirittura continuativi (con i compagni di scuola, con i compagni di squadra); ci si può incontrare con una persona tutti i giorni in autobus, al caffè, in chiesa e restare conoscenti o comunque estranei, mentre succede di vedere una persona per la seconda volta e già sentirsi amici. L’incontro con Gesù è l’incontro con un amico, con un compagno di viaggio nella vita, con cui condividere le sofferenze e le ansie, le gioie e le soddisfazioni.
La prima comunione è una tappa importante nel cammino di fede: Gesù ci invita alla sua mensa e, diventando suoi commensali, diventiamo suoi amici come Pietro, come Andrea, come Giovanni, che durante i pasti gli si sedevano vicino.
L’Eucaristia non è un banchetto per la gente che si sente giusta e a posto con Dio.
Invece l’Eucaristia è un pane, un cibo per i mendicanti, per i viandanti, per i malati, per quelli che non si sentono a posto con Dio e che hanno bisogno di quel pane per camminare dietro a Gesù perché da soli non ce la fanno.
Cari fanciulli, qualcuno di voi potrebbe chiedermi: ma come possiamo incontrare Gesù, che è vissuto tanti anni fa e poi è morto ed è stato messo nella tomba? È vero: Gesù ha fatto un atto immenso di amore per salvare l’umanità di tutti i tempi. È rimasto nella tomba tre giorni, ma noi sappiamo – ce lo hanno assicurato gli Apostoli e molti altri testimoni che lo hanno visto vivo – che Dio, Padre suo e Padre nostro, lo ha risuscitato. E ora Gesù è vivo ed è in mezzo a noi, e voi lo potrete incontrare per la prima volta nell’Eucaristia.
La Prima Comunione che vivremo insieme a voi, con tutti i vostri familiari e la comunità parrocchiale, è una festa, in cui celebriamo Gesù che ha voluto rimanere sempre al nostro fianco e che non si separerà mai da noi. La vostra Prima Comunione è l’occasione propizia per tutti noi perché ci aiutate a ricordare il primo incontro che abbiamo avuto con Gesù nell’Eucaristia e verificare cosa ne abbiamo fatto di questo dono straordinario.
Cari fanciulli vogliamo, con il nostro amore all’Eucaristia, testimoniarvi quanto sia bello e importante stare vicino a Gesù e nutrirsi di Lui, Pane di Vita.
In questo giorno così bello e significativo saremo accanto a voi, gioiremo con voi e saremo emozionati con voi. Soprattutto facciamo insieme un bel proposito: mai senza Gesù, mai senza l’eucaristia celebrata, mangiata e adorata.