In Adamo tutti muoiono, ma in Cristo tutti riceveranno la vita. Però ognuno al suo posto: prima Cristo che è la primizia. Cristo è la fonte della nostra risurrezione, è il primo dei risorti, il primogenito della creazione nuova e uniti a Lui anche noi possiamo sperare la risurrezione che è annunciata per quelli che sono di Cristo. Chi più di Maria è di Cristo? La beata Vergine Maria, che lo ha accolto con grande fede e ha dedicato a Lui tutta la sua vita, partecipa in pienezza della risurrezione di Cristo e al momento della sua morte non rimane nella tomba, ma viene glorificata nel corpo e nell’anima: anche il suo corpo infatti è risorto ed è salito al cielo. Con questa solennità celebriamo la gloria di Maria come primizia dell’umanità redenta. In lei vediamo quello a cui noi siamo destinati, in lei viene glorificata la natura umana. Quella «donna vestita di sole», che il profeta Giovanni ha contemplato nell’Apocalisse, è l’umanità secondo il progetto di Dio. Maria realizza in sé il progetto che Dio ha sull’umanità. Contemplando Maria nella gloria riconosciamo il segno e l’anticipo di ciò a cui siamo chiamati noi, in lei vediamo la gloria della nostra umanità, la dignità del nostro povero corpo, il valore incomparabile della persona umana, trasformata dalla grazia e destinata alla gloria. Maria è l’Umanità, perché rappresenta la redenzione della umanità. Lei è creatura concreta, non un’idea, che veramente è stata redenta; e nel grandioso movimento ascensionale noi contempliamo la nostra natura umana che tende all’alto, che diventa gloriosa, che sale nella gloria.
Ognuno di noi vede in Lei il progetto che Dio ha su ciascuno e vi riconosce la propria figura.
Ancora una volta Maria rappresenta la nostra umanità: nella sua nascita noi vediamo la nostra nascita, nella sua morte gloriosa noi vediamo in anticipo la nostra futura morte.
È un invito a sollevare lo sguardo, ad alzare il livello, ad innalzare il cuore e a comprendere la dignità della nostra persona nonostante tutte le difficoltà, le sofferenze, le angosce che dobbiamo attraversare.
La nostra natura umana è destinata alla gloria, il nostro corpo è portatore di una dignità divina: siamo chiamati a salire in alto, siamo destinati alla gloria … non dimentichiamocelo! Ripensiamoci proprio nei momenti di difficoltà: quando siamo giù, è allora che dobbiamo guardare questo movimento che ci invita a guardare in su. La beata Vergine Maria è la primizia dei risorti … quello che è capitato a lei capiterà a noi. È il segno della nostra dignità. Lasciamoci attirare in questo movimento ascensionale, andiamo in alto, tendiamo alle cose migliori, guardiamo alla grande bellezza che ci sta davanti e ci attende nel futuro.