Festa dei Santi – Giorno dei Morti

Quest’anno più che mai siamo chiamati a vivere questi due giorni che viaggiano costantemente in coppia. In effetti essi ci richiamano ad una saggezza che si nutre di atteggiamenti diversi e ci fa considerare la nostra esistenza con gli occhi della fede. Con il suo ottimismo e con il suo realismo, senza nasconderci la realtà della morte.

La festa dei Santi ci offre gli occhiali giusti per leggere la storia. Solitamente la consideriamo come luogo di sciagure, di contrasti, di conflitti. E ci lasciamo impressionare dall’albero che cade, senza accorgerci “della foresta che sta crescendo”. Oggi guardiamo ad essa come a un terreno benedetto in cui fiorisce la santità di tanti uomini e di tante donne. Non vistosamente, ma in modo semplice. Non sfruttando qualche trovata pubblicitaria, ma nel concreto di ogni giorno. Quante persone hanno mostrato il meglio di sé: con la loro generosità e disponibilità, con uno spirito fraterno di condivisione!

Dopo la festa dei Santi viene il giorno dei Morti. Giorno in cui fare i conti con una realtà che è scritta da sempre dentro la nostra vita. Giorno di memoria e di gratitudine verso coloro che ci hanno fatto del bene. Giorno in cui passare ad una considerazione pacata dell’esistenza, illuminata dalla fiducia in Dio, dalla speranza della vita eterna. Forse non è facile viverli, uno così attaccato all’altro, questi due giorni. Ma è senz’altro “salutare” per la nostra fede, perché considerare la vita terrena e il suo sbocco nella vita eterna ci induce a vivere meglio, a lasciar perdere ciò che è futile, a dare importanza a quello che conta veramente.