Assunzione-Resurrezione

Il mistero della risurrezione è al centro di questa festa. L’aspetto particolare sta nella partecipazione di una creatura alla pienezza della vita risorta che è propria del Signore Gesù.
L’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo corrisponde infatti alla sua risurrezione e glorificazione: è la Pasqua di Maria, ma in dipendenza da quella del Figlio Gesù.
Come rappresentante perfetto dell’umanità e ideale del discepolo cristiano, Maria è segno di speranza e garanzia di salvezza per ogni creatura.
Ella, donna storica e discepola fedele, vive nella sua dimensione terrena l’incontro con Dio che la accoglie gloriosamente nella sua dimensione celeste. In lei la Chiesa contempla la propria primizia e il destino a cui è chiamata. Nel testo dell’Apocalisse un intermezzo lirico canta la vittoria del figlio della donna: il testo poetico rispecchia un inno liturgico cristiano che celebra il trionfo pasquale di Cristo e la sconfitta del “principe di questo mondo”.
La vittoria del Messia significa la rovina di Satana, evocato come “accusatore”, cioè il nemico che ostacola il progetto divino: per mezzo del sangue dell’Agnello, cioè grazie al mistero pasquale del Cristo morto e risorto, i fedeli hanno avuto ragione dell’avversario demoniaco.
La Chiesa che contempla l’Assunzione della Beata Vergine Maria vede in lei il compimento reale della salvezza: la creatura umana partecipa davvero alla gloria divina e Maria rappresenta perfettamente la bellezza dell’umanità redenta.