La contemplazione della esistenza e della fede di Gesù, la meditazione sullo stile con il quale Egli ha abitato la complessità del suo mondo religioso, spirituale e sociale, ci orienta ad interpretare le nostre vite nel contesto del mondo che abitiamo oggi. Gesù ha vissuto la sua vita, passione e morte nell’integrità personale di un percorso che ha vissuto nel tutt’uno di sé con la sua missione per il Regno di Dio; per esso Egli ha vissuto e ha compiuto la sua esistenza. Il suo modo di vivere e di morire, nella continua relazione, unione e offerta di sé al Padre e agli uomini, è per noi paradigmatico rispetto alla possibilità di vivere per Lui, con Lui e in Lui la libertà e la responsabilità della nostra identità, della nostra vocazione e della nostra missione, fino al nostro compimento nella offerta di noi stessi, nella realtà delle circostanze variegate e complesse delle nostre esistenze. Celebrando insieme la Via Crucis, viviamo il sogno “per una civiltà dell’amore”, nella tensione trasformativa, purificata ed elevata, di una realtà umana e sociale interpretata come tempio nel quale si celebra e si compie il sacro-fare dell’amore oblativo. Nella preghiera, nella riflessione, la vita di Cristo desidera diventare la vita di tutti noi, della nostra comunità parrocchiale.