Stiamo vivendo un momento epocale, che entrerà nei libri di storia. L’invito a evitare i contatti umani ci ha spiazzato e ci ha messo di fronte alle nostre fragilità, ma, forse, mai come ora ci sentiamo vicini, decisi a superare insieme la sfida che il coronavirus ci ha messo di fronte. A testimonianza di questo, il nostro don Giuseppe, all’inizio della quarantena, ha ricevuto una gradita sorpresa. E’ stato contattato da don Paolo, sacerdote della parrocchia del Portone di Senigallia, in provincia di Ancona. Don Paolo, sentendo le notizie sulla prima zona rossa del lodigiano, si è accorto che c’era un paese di cui si parlava meno, San Fiorano. Ha così voluto creare una sorta di gemellaggio per manifestare a tutti noi la vicinanza della sua comunità. Si sono poi susseguite le telefonate con don Giuseppe e, come segno tangibile, don Paolo ha coinvolto i bambini della catechesi e ci ha inviato i loro disegni, che potete vedere qui. Un piccolo gesto che assume un valore enorme in un momento in cui ci sentiamo destabilizzati e, a volte, soli. Quando tutto sarà finito, sarebbe bello incontrare gli amici di Senigallia e, finalmente, abbracciarli.
Iniziativa di don Paolo, parroco della Parrocchia Chiesa del Portone di Senigallia (http://www.parrocchiaportone.it/).