Il tempo di Avvento possiede una doppia dimensione, quella storica nella memoria dell’incarnazione del Figlio di Dio, e quella escatologica nell’attesa della parusia del Signore risorto. Il primo Prefazione dell’Avvento è chiarissimo al riguardo: “Verrà di nuovo nello splendore della sua gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa”.
Ho scoperto che nell’arte esiste un segno che valorizzeremo per tutto il tempo di Avvento.
Si tratta dell’etimàsia, che significa preparare.
L’etimàsia sta ad indicare un trono vuoto, un trono preparato, appunto. Predisporre un’etimàsia in una zona del presbiterio significa preparare un posto per il Signore. Con scelta audace, durante il tempo di Avvento, ho posto una sedia vuota collocata davanti all’altare, con le quattro candele che indicano la nostra attesa. E Lui sarà il benvenuto.