Maria Santissima Madre di Dio

“Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace”. Con questa antica benedizione biblica entriamo nel nuovo anno 2021, certi che il Signore veglierà su di noi, ci sarà vicino e ci accompagnerà giorno dopo giorno. “Su chi volgerò lo sguardo? Sull’umile e su chi ha lo spirito contrito, e su chi teme la mia parola”, si legge nel libro di Isaia. Sì, lo sguardo del Signore si rivolge su chi si dispone ad ascoltare la parola del Vangelo e cerca di metterla in pratica. Ancora una volta quei pastori di Betlemme ci sono di esempio. Erano disprezzati e ritenuti impuri e peccatori, eppure lo sguardo di Dio si posò su di loro: la notte si riempì di luce e la loro vita trovò un senso, una direzione verso cui andare. Quegli umili pastori divennero “i primi cristiani”: ascoltarono le parole dell’angelo, lasciarono le loro greggi e si diressero verso il luogo loro indicato. Giunti alla grotta videro quel Bambino di cui gli angeli avevano loro parlato; un bambino, una creatura debole, fragile, senza forza. Eppure quel Bambino riempì il loro cuore e la loro mente, tanto che, nota l’evangelista, “dopo averlo visto, riferirono ciò che di lui era stato detto loro”. Si potrebbe dire che tutta la nostra vita di cristiani è racchiusa in questa semplice scena. È posta all’inizio di questo anno perché illumini tutti i giorni che verranno. La scena che i pastori videro era quella di una madre che aveva tra le braccia un Bambino. Sono passati sette giorni dal Natale, da quando i nostri occhi si sono posati su questo piccolo bambino. Oggi la Chiesa sente il bisogno di guardare anche la Madre, e farle festa. Ma, è bene sottolinearlo, nel contemplarla non la troviamo sola: ha in braccio Gesù. I pastori, scrive il Vangelo, appena giunsero a Betlemme “trovarono Maria e Giuseppe e il bambino”.
E’ bello immaginare Gesù non più nella mangiatoia ma tra le braccia di Maria: lei lo mostra a quegli umili pastori e continua a mostrarlo ancora ai discepoli di ogni tempo, anche a noi. Maria che tiene Gesù tra le braccia è tra le immagini più familiari e tenere del mistero dell’incarnazione. Nella tradizione della Chiesa d’Oriente è talmente forte il rapporto tra quella madre e quel figlio che non si trova mai un’immagine di Maria senza Gesù; lei esiste per quel Figlio, suo compito è generarlo e mostrarlo al mondo. E’ l’icona di Maria, Madre di Gesù, ma è anche l’immagine della Chiesa e di ogni credente: abbracciare con affetto il Signore e mostrarlo al mondo.