Usare le parole con la Parola
Le parole sono importanti. Gesù dice che saremo giudicati su ogni parola infondata. Forse noi cristiani dovremmo ascoltare di più quanto ci dice la Parola di Dio sulle nostre parole Certo, se noi cristiani osservassimo di più la Parola di Dio, cambierebbe e di molto il tono dei nostri dibattiti. Per esempio, come sarebbero i nostri commenti e le nostre riflessioni se mettessimo in pratica queste parole di San Paolo? “Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano (…) Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Lettera agli Efesini 4, 29-32).
L’attenzione al linguaggio è presente in modo insistente nella Bibbia, a partire dal Vecchio Testamento. C’è una miniera di indicazioni:
Dal Libro dei Proverbi.
“Il linguacciuto va in rovina” (10,8);
“Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente” (10,19);
“V’è chi parla senza riflettere: trafigge come una
spada; ma la lingua dei saggi risana” (12,18);
“Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita, chi apre troppo le labbra incontra la rovina” (13,3);
“Una risposta gentile calma la collera, una parola
pungente eccita l’ira” (15,1);
“Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola è una ferita al cuore” (15,4);
“Morte e vita sono in potere della lingua e chi l’accarezza ne mangerà i frutti” (18,21);
“Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non divenire anche tu simile a lui” (26,4).