Giovedì eucaristico

Continua l’iniziativa pastorale dell’Adorazione eucaristica del giovedì.
Continuiamo a parlare dell’importanza dell’Adorazione Eucaristica, perché parlare di Adorazione è invitare concretamente tutta la comunità cristiana a vivere questo momento. Si tratta dell’ineffabile dove non si esprime a parole ma con la vita.
L’Adorazione si vive, come l’amore. Come amare anche adorare si impara adorando.
Ci sono due verità che si toccano e sono queste: Dio crea l’uomo e lo crea libero.
Libero di scegliere Dio e riconoscerLo come suo Creatore ed anche come suo Salvatore. E l’uomo raggiunge la beatitudine dandoGli gloria, lodando e adorando Dio.
Così, l’Adorazione è un atto libero di colui che cerca la vera felicità in Dio, di colui che cerca il riposo della sua anima davanti la presenza del suo Dio. Adorare Dio è una necessità intrinseca dell’uomo. Non si può veramente vivere senza adorare Dio. L’uomo scopre la sua vera dimensione e scopre che in Dio non ci sono confini. Nell’Adorazione incontra il suo riposo, raggiunge la pace. Parafrasando sant’Agostino potremmo dire che il nostro cuore non trova riposo fino a che non riposa in Dio, fino a quando non lo incontra e lo adora. L’Adorazione è anche azione di grazie, Eucaristia, che si prolunga nel tempo di colui riconosce non solo creato ma anche amato da Dio. Adorare è la risposta cosciente del credente alla presenza di Dio.
Adorare è un atto di riconoscimento dell’immensità, della gloria di Dio ed allo stesso tempo è atto di gratitudine per la gratuità della vita eterna che ci dona in ogni Eucaristia.
Infatti, l’Eucaristia è il dono di Dio di se stesso che porta in sé l’eternità del Donante al comunicante: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo resusciterò nell’ultimo giorno”. Tuttavia, anche questo bisogna dirlo, non sempre ricevendo l’Eucaristia si entra in comunione con Dio. Il sacramento esige partecipazione. La grazia è dono che reclama una conquista di chi la riceve, un accettare, un’accoglienza. La fede e l’amore esigono che ogni incontro con l’Eucaristia sia di adorazione. L’Adorazione all’Eucaristia è adorazione alla presenza reale, viva, vera, unica, sostanziale di Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio.
Non si insisterà mai a sufficienza che adorare l’Eucaristia è adorare Dio stesso, non è rimanere davanti ad un simbolo ma contemplare con umile stupore la Presenza Divina che è discesa a noi.