L’Eucaristia è stata istituita da Gesù per essere celebrata, obbedendo al suo comando.
“Fate questo in memoria di me”. Ma, fin dall’inizio, il Pane consacrato è stato conservato anche tra una celebrazione e l’altra. Questa presenza del Signore è sempre stata oggetto anche di particolare venerazione e di adorazione. Come Lui stesso ci ha detto, “è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, e in tanti modi. Ma nel Pane consacrato è presente anche con il corpo che ha ricevuto da Maria, crocifisso e risorto a motivo del suo amore divino e umano, per il Padre e la nostra umanità.
E, allora, è bello saperlo lì, visitarlo con la mente e con il cuore, ma anche fisicamente quando è possibile. Un caro ricordo è quello di alcune mamme e nonne che, indicando ai loro bambini e nipotini la Chiesa parrocchiale, chiedono loro di mandare un “bacino” a Gesù eucaristia.
E commuove vedere degli adulti che, passando davanti alla Chiesa, si fermani, entrano, si inginocchiano pensando soprattutto a Gesù presente nel Tabernacolo.
Ancora più bello quando viene “esposto” per essere adorato dalla comunità cristiana, come insegna, desidera, raccomanda la Chiesa, in modo particolare con la Parola e l’esempio degli ultimi Papi. Senza l’adorazione la nostra opera non adempie la sua missione.
Capire l’Eucaristia significa capire l’Amore con cui il Signore Gesù l’ha promessa e istituita per tutti noi a nostro beneficio.
