S. Francesco d’Assisi

San Francesco è un “autentico gigante della santità”, che con la sua gioia “continua ad affascinare moltissime persone di ogni età e di ogni credo religioso”. Tra la gioia e la santità c’è infatti un rapporto indissolubile, e il “giullare di Dio”, con la sua vita, ne è stato un esempio insuperabile.
Fu proprio Pio XII – che nel 1939 lo proclamò, insieme a santa Caterina, patrono d’Italia – a utilizzare queste parole, sottolineando gli “insuperabili esempi di vita evangelica” che il Poverello diede ai “cittadini di quella sua tanto turbolenta età”. Colpisce che, oggi come ieri, si parla di una età turbolenta.
Siamo chiamati a vivere “l’ora presente” perché “svegliati dagli urti della realtà” e ci muoviamo, come credenti, non per ambizione di novità o per riformare il mondo, ma per “riformare noi stessi”.
Ecco allora che in questa prospettiva evangelica, in un periodo in cui la Chiesa viene raccontata e interpretata soltanto attraverso le categorie della “crisi” e dello “scandalo”, l’attualità di san Francesco rappresenta un esempio di vita concreta. Due parole possono aiutarci: la “rinuncia” e la “fede”.
La rinuncia “semplice e dolce” di Francesco rappresenta, in realtà, per l’uomo di ogni tempo qualcosa di sconvolgente e scandaloso. Rinunciare a tutto, abbandonare i beni terreni, dimenticarsi della carriera e dei successi mondani per intraprendere una “vita nuova”, e trovarsi poi alla fine della vita “nudo sulla nuda terra”, rappresenta ancora oggi qualcosa di indicibile.
E poi la “fede” che è, sostanzialmente, la risposta attuale alle domande di ogni tempo.
La fede che in Francesco si fa anche magnifica obbedienza, e che segna un crocevia fondamentale tra
l’eresia e la salvezza della Chiesa.
Uno degli snodi decisivi della vita del Poverello di Assisi, ancora oggi estremamente attuale, è il rapporto che si viene a configurare con papa Innocenzo III, a cui Francesco chiede il “permesso” di vivere il Vangelo. Francesco non esige, né sale in cattedra, ma chiede con umiltà.
È la cosiddetta “grazia delle origini” francescane.