Ottobre: mese missionario

Ottobre, che come ben sappiamo e più volte evidenziato, è dedicato alla Missionarietà della Chiesa.
Proviamo a mettere in evidenza alcune semplici sottolineature o meglio alcuni nodi da sciogliere.
LA SFIDA DELLA QUALITÀ DELLA FEDE
Il primo nodo è costituito dalla difficile custodia e promozione di ciò che è specifico e proprio della fede cristiana: dobbiamo ricollocare Gesù Cristo, la sua Parola e la sua Persona viva, al centro della fede e della vita. E rendere questa centralità, dove già fosse chiaramente vissuta, ancora più capace di produrre nuovi stili di testimonianza al Vangelo. Questo problema, da sempre importante nella vita della Chiesa, si sta facendo oggi più urgente, dato il clima e lo stile di vita che si sta diffondendo causa della cultura secolarizzata.
LA SFIDA DELLA VERA FRATERNITÀ
Il modo di vivere, d’incontrarci e di comunicare, di lavorare, di gioire e di soffrire, tipico della nostra cultura, ci rende sempre più estranei gli uni agli altri. Le relazioni tra le persone, anche quelle profonde e significative (amore, familiarità, amicizia…) diventano sempre più superficiali e fragili.
Se da un lato questo fenomeno, che è sotto gli occhi di tutti, colpisce al cuore il messaggio e la proposta cristiana, dall’altro mi pare che si possa considerarlo come un’occasione eccezionale, che ci viene offerta nell’oggi di Dio, per far vedere quanto sia vero e urgente il messaggio del Vangelo e quanto sia preziosa la presenza nel mondo di autentiche comunità cristiane nelle quali si vive una capacità di fraternità e di amicizia sostenuta dal dono dello Spirito santo di Gesù: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”. A questo proposito dobbiamo convincerci del compito urgente che ci è affidato: la trasformazione delle parrocchie da dispensari di servizi religiosi a vere comunità fraterne, nella quali ci si conosce e ci si vuole bene e si collabora all’annuncio e alla testimonianza del Vangelo, che ha nell’amore reciproco sul modello di Gesù il suo centro propulsore e la sua verifica decisiva.