Quando una comunità si raduna per meditare la Parola, per celebrare un Sacramento, sente l’esigenza di innalzare la propria preghiera collettiva, comunitaria, rivolgendosi al Padre nel nome del Figlio, come egli stesso ha chiesto nel vangelo. Lo fa il celebrante durante l’Eucaristia, prima dell’ascolto della Parola (colletta), sulle offerte e dopo la Comunione, concludendo ogni invocazione con le parole: “Te lo chiediamo per Cristo … e come sarebbe bello prestare attenzione a quello che chiede per nostro conto!
Lo fa la comunità, dopo le letture, pregando per la Chiesa, per il Papa e i Vescovi, per tutti gli uomini, per le situazioni particolari che si stanno vivendo o celebrando, per i defunti …
La qualità della celebrazione dipende dal clima che si viene a creare, dalla consapevolezza dell’Assemblea di quello che sta succedendo. Curare la Celebrazione dell’Eucaristia, delle veglie di preghiera, delle adorazioni, delle novene, diventa per noi e per chi si unisce la possibilità di sperimentare che Dio è presente in mezzo alla sua comunità che si raduna per pregarlo.
La recita comunitaria del rosario, prima della Celebrazione Eucaristica (modalità di preghiera che abbiamo migliorato strada facendo) è un ulteriore segnale ci quanto ci stia a cuore la preghiera comunitaria.