Nelll’anno dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia”
Il matrimonio è ben più di una “convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno”. Il matrimonio è una vocazione, un sacramento ovvero è un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi. Nel matrimonio si riflette il volto della Trinità, la quale si rivela con tratti familiari.
Nella famiglia umana radunata da Cristo, è restituita l’immagine e somiglianza della Santissima Trinità, mistero da cui scaturisce ogni vero amore. Da Cristo, attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia ricevono la grazia dello Spirito Santo, per testimoniare il Vangelo dell’amore di Dio.
Parlare di sacramento non è parlare di una cosa, ma è parlare di Cristo stesso che diventa fonte, custode e fine dell’amore degli sposi. Cristo stesso viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Egli rimane con loro, dà loro la forza di seguirlo prendendo su di sé la propria croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri. Il matrimonio cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la sua Chiesa nell’alleanza sigillata sulla croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposi.
Gli sposi indicano lo sposalizio di Cristo con la nostra natura umana. Nella vita nuziale, gli sposi sperimentano e indicano, in una analogia imperfetta ma reale, una pregustazione del banchetto delle nozze dell’Agnello.