Il Vangelo dell’incontro

Domenica 3 ottobre, nel pomeriggio, dopo la recita comunitaria dei Vespri, abbiamo iniziato il cammino mensile che ci vedrà ascoltatori di alcuni brani del Vangelo di Luca che hanno come punto di riferimento Gesù Cristo sulla via, in cammino, in sintonia con il nostro anno pastorale in cui desideriamo porre attenzione, dentro la Geografia della Salvezza, alla strada.
Attraverso la lettura, in atteggiamento di umile, docile ascolto, è possibile incontrare il Maestro che parla in modo unico e irripetibile. Ed è lui stesso che procura e conduce l’incontro: si avvicina alla nostra persona, chiede di entrare nella nostra esistenza, nel nostro feriale, fa scendere nel cuore le parole che ci leggono, coinvolge tutto il nostro essere e poi agisce dinamicamente, purifica, libera e mette a nuovo. Una sfilata di personaggi veri e reali, presentati dall’evangelista Luca, conferma questa esperienza vitale. Essi hanno incontrato Cristo, si sono lasciati condurre da Lui, ed egli ha fatto scendere nel loro cuore parole nuove, parole che hanno letto nell’intimo e hanno trasformato la loro vita. Il primo episodio che abbiamo preso insieme in esame è stato quello dei Dieci lebbrosi. Il punto culminante del brano è costituito dal ritorno di quell’unico che loda Dio e ringrazia Gesù. Il vero scopo del racconto è proprio qui: proporre il “cammino” che l’uomo deve compiere per arrivare alla scoperta di Gesù e aderire a Lui con la fede. Gesù non deve rimanere un grande taumaturgo e nulla di più; la sua vera identità rimane loro ignota, resta nascosta, sconosciuta. Gesù è la fonte della salvezza totale. Resta ancora molta “strada” da fare per arrivare a scoprire chi realmente sia Gesù e per riconoscerlo come Salvatore.
Si potrebbe partire da Lui, ma poi andare per la propria strada, come i nove lebbrosi.