Nel giorno del grande silenzio, come è il Sabato Santo, vorrei abbandonarmi ai ricordi.
Ricorderò innanzitutto il centurione romano, uomo di diversa mentalità, ignaro della Legge e dei Profeti, uomo concreto e attento, che alla fine del terribile dramma del Golgota, ebbe ad esclamare: “Veramente quest’uomo è Figlio di Dio”. Ricorderò i discepoli che si affrettarono a chiedere a Pilato il corpo di Gesù. Non si deve abbandonare Dio nelle mani di quanti non lo amano, di quanti non credono in lui, di quanti lo condannano e lo rinnegano. C’è un sepolcro nel quale deve essere riposto. È il tabernacolo del cuore dell’uomo che può e deve accogliere il grande Martire offertosi come prezzo del nostro riscatto. Ricorderò la Madre. Quella donna forte, la piena di grazia, la sempre Vergine, trafitta dalla lancia, che al termine compì il resto della sua missione: abbracciò quel Figlio generato, abbracciò i figli redenti da quel sangue. Non si deve coprire tutto con la pietra tombale, perché la pietra deve essere tolta e gli uomini devono risuscitare con il “Colui che è morto per amore”. Sarà l’amore la forza che deve trasformare tutti per giungere alla “conformità” con l’Uomo Dio.
Appuntamenti del Sabato Santo
Ore 8.00: Canto dell’Ufficio e delle Lodi mattutine in Chiesina
Ore 21.30 S. MESSA DELLA VEGLIA PASQUALE
La veglia pasquale inizierà al Mortorino con la benedizione del fuoco e l’accensione del Cero pasquale. Camminando insieme, dal luogo dove abbiamo ricordato la Passione di Cristo, ci porteremo in Chiesa dove celebreremo la vittoria di Cristo sulle tenebre del male e della morte.
Nel momento del Rito del Battesimo, verranno battezzate Alice e Sara, che dopo il cammino catecumenale, entrano a far parte della Comunità Cristiana.
Una luce si intravede nella sera del Sabato Santo: è il fuoco nuovo che si accende all’inizio della solenne Veglia Pasquale, che benedetto dal sacerdote è auspicio per accendere “in noi il desiderio del cielo” perché “la luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito” . Ecco allora che riesplode il canto di gioia “Esulti il coro degli angeli”, e poi ancora le letture bibliche ed i salmi ci raccontano e narrano le prodezze del Signore, dall’Antico al Nuovo Testamento.
È in questa notte che tutta l’austerità della Quaresima viene spazzata via dalla gloria della risurrezione. La luce della risurrezione porterà ai riti battesimali; l’acqua nuova benedetta con cui saremo aspersi in memoria del nostro battesimo sarà per noi segno di salvezza.
Cristo è risorto veramente, alleluia! Gesù è vivente, è qui con noi! Cristo Gesù è il Signore della vita!