Siamo dei cristiani abituati a riflettere, abituati anche a non scandalizzarci.
Non possiamo meravigliarci se, in duemila anni di storia, sul cammino della Chiesa si sia potuto accumulare della polvere, la polvere dell’umanità, la polvere delle nostre fragilità, la polvere delle nostre debolezze, la polvere dei nostri peccati. Togliere questa polvere e far sì che la Chiesa risplenda di perenne giovinezza è possibile soltanto se noi teniamo presente questa esigenza: che la Chiesa abbia un modello, un punto di riferimento.
E questo è il volto di Gesù: “ciò che Egli ci ha detto, ciò che Egli ci ha dato”.
Questa preoccupazione deve essere coltivata in particolare nella preghiera di adorazione.
Questa preghiera che ognuno di noi vive, non è soltanto un pur legittimo, utile, fecondo rapporto interpersonale, ma è anche un fatto apostolico di rilevante valore.
Vorrei fare le mie personali congratulazioni a tutti i cristiani della nostra comunità parrocchiale che settimanalmente sostano davanti al Santissimo Sacramento, nel silenzio della contemplazione, dell’ascolto e della riflessione. Voglio anche incoraggiare più persone possibili, soprattutto coloro che hanno un ruolo e un impegno all’interno della Parrocchia, a vivere questo momento davvero straordinario. È quasi passato un anno pastorale da quando abbiamo iniziato ad esporre il Santissimo Sacramento nella mattinata di tutti i Giovedì e alcune volte anche alla sera: mi è parso di cogliere in questa istanza proveniente dalla vita concreta di fede, un’esigenza dello Spirito che parla alle nostre coscienze.
La nostra attività apostolica è tanto più feconda quanto meno ostacoli lo Spirito Santo incontra nell’esercizio della sua missione. A volte noi uomini più che favorire l’azione dello Spirito, poniamo ostacoli all’azione dello Spirito Santo. Ponendoci in ascolto della Sua persona noi dichiariamo la nostra piena disponibilità a lasciarci attraversare dalla luce di Cristo, a lasciarci plasmare dalla Sua Grazia redentrice e quindi ad essere strumenti docili nelle sue mani per la realizzazione del suo Regno. Tutto questo è la ricchezza dell’Adorazione Eucaristica.
Cresciamo numericamente ma anche qualitativamente a livello di fede.