San Floriano Martire nostro Patrono (1)

In occasione della nostra Festa Patronale in onore di san Floriano martire, desidero rivolgere un pensiero di gratitudine e di speranza:
– di gratitudine per quanti collaborano, con sempre maggiore generosità, alla crescita della nostra Comunità cristiana e civile;
– di speranza per tutti coloro che danno una testimonianza cristiana e umana impegnandosi al servizio del prossimo, nel costruire relazioni fraterne, superando inevitabili incomprensioni, tensioni e malintesi, dando del tempo ed energie per il bene comune.

La Festa Patronale di quest’anno è strettamente connessa con l’Anno Eucaristico diocesano.
La chiesa di Lodi e le comunità parrocchiali, quindi anche la nostra, riflettono sulla grande Presenza Eucaristica del Signore. Un itinerario che deve aiutare ciascuno di noi a sentirsi parte attiva della Comunità parrocchiale e diocesana. Usciti, quasi totalmente, dal periodo di pandemia, abbiamo la possibilità e l’occasione favorevole per ritrovare la dimensione comunitaria della nostra spiritualità. Ma ci stiamo accorgendo che la partecipazione alla vita ecclesiale stenta a riprendere e le troppe “assenze” segnano una realtà che ci interroga.
Per questo motivo, desidero ribadire con maggiore vigore, in occasione di questa Festa, guardando l’esempio del martire Floriano, questo interrogativo: Chi è il Dio in cui crediamo?
E’ la domanda fondamentale della fede, l’invito a conoscere sempre di più quel Dio che Gesù ci racconta nei Vangeli. Per diventare Comunità di fede viva è importante, allora, liberare la testa da vecchie ed asfittiche convinzioni religiose, per imparare ad ascoltare la testimonianza di quanti hanno incontrato Gesù vivo ed hanno trasmesso a noi le loro esperienze, il che significa cercare con costanza, nella nostra vita, quel tesoro nascosto che è la presenza di Dio.