I segni di Lourdes: la roccia, l’acqua, la luce e il vento

L’11 febbraio del 1858, Bernadette Soubirous, mentre si accingeva ad oltrepassare il Fiume Gave, fu scossa da un improvviso soffio di vento, vide l’agitarsi d’un roseto selvatico nel cavo della roccia e subito il sorriso d’una meravigliosa giovinetta vestita di bianco, che l’invitava a recitare il Rosario, e, al termine di quella apparizione le fu più facile passare a piedi nudi le fredde acque del Gave per tornare a casa.
A Lourdes, oggi, in quella grotta, il pellegrino contempla in Maria come in un’immagine  purissima, ciò che egli stesso desidera, spera e prega di essere; riconosce più prontamente la missione di Maria nel mistero del Cristo e della Chiesa, e sente più intensamente il legame che l’unisce agli altri fratelli, particolarmente ai poveri, ai deboli, agli ammalati; avverte chiaramente che la sua devozione a Maria, per essere sincera, deve tradursi in amore alla Chiesa e viceversa.
A Lourdes Maria comunica il suo messaggio con quattro segni particolarmente importanti nella manifestazione della vita cristiana e che il pellegrino comprende facilmente: la roccia, l’acqua, la luce e il vento.
Una delle scene lourdiane più suggestive è quella dei pellegrini che sfilano in rigoroso silenzio a baciare la roccia che racchiude, come in uno scrigno prezioso, la grotta delle apparizioni e la statua dell’Immacolata: ciò vuol dire che Maria educa i suoi pellegrini ad accettare con fede e con fiducia l’azione sovranamente libera di DIO.
Quello dell’acqua è il segno tipico di Lourdes. Nell’apparizione del 25 febbraio l’Immacolata chiese a Bernadette di bere e di lavarsi. Prontamente la fanciulla si avviò verso il Gave, perché nella grotta non vi era acqua, ma la Madonna fece segno di entrare nella grotta. Bernadette scavò con le sue piccole mani, ma non uscì altro che un filo d’acqua melmosa, che la ragazza riuscì a bere solo dopo il quarto tentativo. Si cominciò a capire, che la Vergine chiedeva la preghiera per i peccatori e la loro conversione e la fedeltà alla vita nuova, che scaturisce dalle acque purificatrici e sanificatrici del Battesimo. Quell’acqua guarì i primi ammalati ed ancor oggi compie miracoli per volere della Vergine.
A Lourdes, il pellegrino partecipa alla processione aux flambeaux; quando egli accende il cero votivo innanzi alla Madonna, questo è il segno che gli ricorda il dono del Battesimo come una vera illuminazione, che ha fatto cadere su di lui il raggio vivificante della Verità divina, che l’ha fatto idoneo a camminare come figlio della luce verso la visione di Dio, fonte d’eterna beatitudine.
Il vento rappresenta il segno dello Spirito Santo. Mossa dallo Spirito e confortata dalla presenza di Maria, Bernadette visse il messaggio di Lourdes: povertà lieta, preghiera e penitenza per i peccatori, presenza di Maria, sofferenza fisica e morale, felicità e fiducia nelle promesse dell’Immacolata, carità infinita e divenne santa. Sicché possiamo senz’altro dire che da Lourdes Maria continua ad essere segno ai figli del suo amore, indicandoci il cammino del bene.

Il racconto delle prime apparizioni

Quella mattina dell’11 febbraio 1858 era un giovedì grasso e a Lourdes faceva tanto freddo.
In casa Soubirous non c’era più legna da ardere. Bernadette, che allora aveva 14 anni, era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercar dei rami secchi nei dintorni del paese.
Verso mezzogiorno le tre bambine giunsero vicino alla rupe di Massabielle, che formava, lungo il fiume Gave, una piccola grotta. Qui c’era “la tute aux cochons”, il riparo per i maiali, un angolo sotto la roccia dove l’acqua depositava sempre legna e detriti. Per poterli andare a raccogliere, bisognava però attraversare un canale d’acqua, che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.
Toinette e l’amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell’acqua fredda.
Bernadette invece, essendo molto delicata e soffrendo d’asma, portava le calze.
Pregò l’amica di prenderla sulle spalle, ma quella si rifiutò, scendendo con Toinette verso il fiume.
Rimasta sola, Bernadette pensò di togliersi anche lei gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un gran rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non ci fosse nell’aria neanche un alito di vento.
Poi la grotta fu piena di una nube d’oro, e una splendida Signora apparve sulla roccia.
La Signora aveva l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni. Vestita di bianco, con una fascia azzurra che scendeva lungo l’abito, portava sulla testa un velo bianco che lasciava intravedere appena i capelli ricadendo all’indietro fino all’altezza della fascia. Dal braccio le pendeva un grande rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro, mentre sui piedi nudi brillavano due rose, anch’esse di un oro lucente. Istintivamente, Bernadette s’inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario.
La Signora la lasciò fare, unendosi alla sua preghiera con lo scorrere silenzioso fra le sue dita dei grani del Rosario. Alla fine di ogni posta, recitava ad alta voce insieme a Bernadette il Gloria Patri. Quando la piccola veggente ebbe terminato il Rosario, la bella Signora scomparve all’improvviso, ritirandosi nella nicchia, così come era venuta. Tre giorni dopo, il 14 Febbraio, Bernadette – che ha subito raccontato alla sorella e all’amica quanto le è accaduto, riferendo della cosa anche in casa – si sente chiamata interiormente verso la grotta di Massabielle, munita questa volta di una bottiglietta di acqua benedetta che getta prontamente sulla S. Vergine durante la nuova apparizione, perché, così le è stato detto, su queste cose non si sa mai e potrebbe anche essere il diavolo a farle un tiro mancino… La Vergine sorride al gesto di Bernadette e non dice nulla. Il 18 febbraio, finalmente, la Signora parla. “Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – le dice – , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. La Signora, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno.

Nostra Signora di Lourdes

La grotta in mezzo ai Pirenei francesi evoca le apparizioni mariane più famose della storia, riconosciute ufficialmente dalla Chiesa. Avvennero nel 1858 ed ebbero come protagonista una ragazza di quattordici anni, Bernadette Soubirous.
La Vergine le apparve per ben diciotto volte in una grotta, lungo il fiume Gave.
Le parlò nel dialetto locale, le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d’acqua, al contatto con la quale sarebbero scaturiti molti miracoli. Tutto ebbe inizio giovedì, 11 febbraio 1858, quando Bernadette si recò a raccogliere legna secca nel greto del fiume Gave, insieme ad una sorella e ad una loro amica. Un rumore che proveniva dal cespuglio che si trovava nella grotta attirò la ragazzina alla quale apparve la Vergine presentandosi come Immacolata concezione e confermando quindi  il dogma del concepimento immacolato di Maria promulgato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, quattro anni prima.

L’Immacolata

I segni che ci parlano di Lourdes

È questa la rivelazione che Maria fa a Bernardette durante l’ultima apparizione… E a questo punto noi ci riempiamo di gioia, contemplando il dono che Dio ha fatto a una figlia del nostro popolo, della nostra famiglia. L’ha resa immune da ogni colpa di peccato!
Cosa vuol dire? Dice la liturgia: “Il Signore si è preparata una degna dimora”.
È un’immagine bellissima.
In vista della nascita di Cristo, Dio ha preparato questa dimora, questo grembo purissimo, Maria.
In Maria noi scopriamo un’altra cosa interessante.
Troviamo la nostra vocazione alla santità… ad essere anche noi santi e ‘immacolati’!
Cioè… persone che accolgano la volontà del Padre… che si lascino abitare sempre di più dalla parola di Gesù… che si lascino guidare dallo Spirito!
Ecco la dimensione trinitaria della nostra vita!
Il Signore non si impressiona: sa che siamo peccatori… è decisivo che noi abbiamo fiducia in lui e che con la stessa fiducia da caduti ci rialziamo per… ricominciare!
Maria, la donna piena della grazia e della simpatia di Dio, ci conservi un cuore puro, come quello che piccoli, capace di attendere e accogliere i regali di Dio.

Il Santuario

I segni che ci parlano di Lourdes

Ogni costruzione materiale, Chiese, Santuari, Cappelle, richiamano alla ‘vera costruzione’, non di mattoni o di pietre, ma di persone che è la… CHIESA!
La volontà del Signore è che non si edifichino solo chiese bellissime, ma che si costruisca la ‘comunità
dei credenti’.
La Chiesa è la dimora del Signore… dove il Signore continua a ricolmare di favori la famiglia pellegrina sulla terra: il Pane… la Parola… il Perdono… la Pace… la Preghiera…
Sono i ‘doni’ indispensabili per costruire la ‘Chiesa dei credenti’… che diviene la vera dimora di Dio nella vita! Noi siamo il ‘Tempio dello Spirito”, “la dimora dell’Altissimo”, “le membra di Cristo”.
Noi siamo la ‘pietre vive’… che fanno il ‘tempio spirituale’ nel ‘tempio materiale!
Quindi… quando il Signore chiede anche a noi di costruire la Chiesa, ci chiede di costruire una comunità vera che ha al suo centro Cristo Signore… che si raduna in Chiesa… che viene guidata dalla Parola… che celebra i sacramenti… e che poi ‘esce’ per vivere la carità!
Maria, madre della Chiesa, sia nei nostri banchi con noi, come nel cenacolo degli apostoli, e ci faccia crescere nell’unità, nella fraternità e nella pace.

La penitenza

I segni che ci parlano di Lourdes

“Penitenza, penitenza, penitenza…”. Per ben tre volte Maria ripete questa parola-chiave dell’itinerario di fede. È il ‘cuore’ del messaggio di Lourdes.
PENITENZA: una parola che ha in sé un mucchio di significati e che si riferisce a più svariate situazioni.
Vuol dire nella traduzione pratica: CONVERSIONE… cioè ‘cambiamento radicale’ che parte… dalla scoperta del Signore… dalla coscienza del peccato… dalla decisione di riprendere un cammino diverso… La coscienza del peccato, nasce dalla coscienza dell’amore di Dio nella vita.
Non dalla ricerca a partire da se stessi… MARIA, la donna della riconciliazione, ci metta nel cuore il desiderio di purificazione e di ricostruirci nuovi nel dono del perdono di Gesù.

Beata Vergine di Lourdes

La memoria della beata Vergine Maria di Lourdes, da trent’anni, per volontà di San Giovanni Paolo II, incrocia la Giornata mondiale del malato. Questo incontro tra la Maternità di Maria e la sofferenza è accompagnata dalla preghiera e dalla penitenza, richieste che sono venute dalle apparizioni di Maria alla Grotta. Si intitola «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità il Messaggio di Papa Francesco per la XXX Giornata Mondiale del Malato. Il Pontefice ricorda “i progressi che la scienza medica ha compiuto soprattutto in questi ultimi tempi; le nuove tecnologie hanno permesso di approntare percorsi terapeutici che sono di grande beneficio per i malati; la ricerca continua a dare il suo prezioso contributo per sconfiggere patologie antiche e nuove;
la medicina riabilitativa ha sviluppato notevolmente le sue conoscenze e le sue competenze”.
Lanciando tuttavia un monito e invitando a trattare sempre il malato come persona portatrice della propria dignità. “Tutto questo, però, non deve mai far dimenticare la singolarità di ogni malato, con la sua dignità e le sue fragilità. Il malato è sempre più importante della sua malattia, e per questo ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure.
Anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire un atteggiamento che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia”.

L’acqua

I segni che ci parlano di Lourdes

Ci capita di notare nelle visite ai santuari di trovare sempre una fontana con il segno dell’acqua… Sappiamo che importanza ha l’acqua di Lourdes. Dalla piccola cavità provocata dal rassodamento a terra di Bernardette, sgorga una piccola sorgente di acqua fresca e benedetta.
Come mai l’acqua? Cosa fa l’acqua? L’acqua lava, disseta, ristora… ma soprattutto fa crescere… è fonte di energia, di vitalità…
“Chi ha sete venga a me e beva”, ha detto Gesù. “Io sono l’acqua viva”, ha ripetuto Gesù. L’acqua nuova per noi è quella del Battesimo… E l’acqua delle piscine a Lourdes, ci ricorda come siamo stati ‘lavati’ in Cristo, al punto che l’uomo vecchio non esiste più per dare spazio all’uomo nuovo del Vangelo… Oggi la nostra attenzione va diretta al Battesimo, il sacramento dell’acqua che ci santifica, ci salva, ci purifica, ci rigenera… Maria, la donna dell’alleanza, ci faccia riscoprire il nostro appartenere a Dio in Cristo nell’esperienza del popolo dei ‘salvati’, dei ‘redenti’, dei ‘battezzati’.

Beata Vergine Maria di Lourdes

L’11 febbraio del 1858 è il giorno in cui la Beata Vergine Maria apparve alla giovane Bernadette Soubirous, sui Pirenei francesi, nella grotta di Massabielle. Quel primo miracolo, segnò la vita della ragazza (aveva appena 14 anni) che, nonostante l’incredulità e talvolta lo scherno di parenti e amici, perseverò negli anni a visitare la grotta lungo il fiume Gave, in cui la Madonna le apparve per ben 18 volte, rendendola messaggera di numerosi messaggi spirituali.

La storia di Bernadette e della Beata Vergine Maria di Lourdes è un esempio di fede e perseveranza, che ha portato la giovane ad essere santificata (nel 1933), a confermare il  dogma cattolico dell’Immacolata Concezione  e a far diventare l’11 febbraio la Giornata Mondiale del Malato, come voluto da Giovanni Paolo II. Dopo una lunga e accurata inchiesta, il 18 gennaio 1862, una commissione composta da sacerdoti e scienziati confermò le apparizioni di Lourdes e le conseguenti guarigioni che iniziarono a verificarsi. Da allora sono numerose le guarigioni di cui sono stati beneficiari i visitatori della fonte, e ancora oggi, migliaia di pellegrini percorrono la strada che li conduce fino alla fonte, pregando la Madonna per una personale intercessione, sempre aiutati da uomini e donne (gli hospitalier) che si offrono di accompagnarli. La forza spirituale che dona questo sacro pellegrinaggio è indubbia, e serve anche a donare la forza per affrontare la malattia.

In questo giorno del lontano 1858, infatti, in un paesino sui Pirenei, presso un luogo detto La grotta di Massabielle, fuori del piccolo centro abitato, sulle sponde di un fiumiciattolo, una semplice ragazzina di Lourdes, Bernadette Soubirous, vide una luce e, dentro questa luce, una giovane signora “bella, bella, più di tutto”. Questa Signora si rivolse a lei con bontà e dolcezza, con rispetto e fiducia. “Essa mi dava del voi (racconta Bernadette)…Volete farmi il favore di venire qui durante i prossimi quindici giorni? (le domanda la Signora)… Essa mi guardava come una persona che parla ad un’altra persona”. E’ in questa conversazione, in questo dialogo tutto pervaso di delicatezza, che la bella Signora incarica Bernadette di trasmettere certi messaggi molto semplici sulla preghiera, la penitenza e la conversione. Non suscita meraviglia che Maria sia bella, giacché, nell’apparizione del 25 marzo 1858, ella rivela così il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”.

La luce

I segni che ci parlano di Lourdes

È lo stesso Signore Gesù che ci chiama ‘LUCE’. “Voi siete la luce del mondo”.
Proviamo a pensare ad una città senza luce: smarrimento… disorientamento… paura… cadute o sbattute di testa… La LUCE è importante, decisiva…
A noi il Signore chiede di ‘portare’ la luce… di illuminare gli altri attraverso le buone opere… di carità… di perdono… di gioia… di fraternità…
Come MARIA, illuminata dallo SPIRITO, brilla per tutta la Chiesa come Stella mattutina, riaccendiamo in noi la luce che ci guida e risplende per tutti.