Maria madre diventava, in un certo senso, la prima discepola di suo Figlio, la prima alla quale egli sembrava dire: “Seguimi”, ancor prima di rivolgere questa chiamata agli apostoli o a chiunque altro. Quando Gesù afferma: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”, Maria deve scegliere. Ella comprende che ormai l’intimità con Gesù non è più garantita dal fatto di esserne la madre (“Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”), ma dal diventarne la ”discepola” (“Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”).
Maria inizia, quindi, quella trasformazione che da “madre” di Gesù la porterà a esserne la “discepola”, seguendolo fino alla croce: “Stava presso la croce di Gesù sua madre”. Maria obbedisce alla legge di Dio dentro le vie faticose della storia umana. Ella non è stata dispensata dalla fatica; non ha avuto una riduzione di sacrificio; non ha avuto uno sconto di dolore. Essere madre di Dio ha comportato per la sua esistenza seguire la via di Dio! E la via di Dio va da Betlemme al Calvario. Lungo questa via Maria non ha avuto un momento di esitazione: ha fatto tutto il pellegrinaggio della fede, santificando ogni giorno della sua vita. E la fede l’ha nutrita di gioia: sempre!
Il dono grande che Maria offre oggi agli uomini è la semplicità del cuore e la disponibilità a Dio. Maria, la vergine fedele, che “serbava tutte queste cose nel suo cuore”, ha aiutato la Chiesa, scaturita dalla Pentecoste, ad inserirsi nel mondo con uno spirito nuovo, con una fedeltà incrollabile alla Parola, alla croce del Figlio, alle esigenze radicali e alla forza trasformatrice del suo amore. Maria rimane un modello e un punto di riferimento sicuro anche per noi, che siamo chiamati a vivere la nostra vita cristiana in un momento particolarmente difficile e impegnativo. Siamo chiamati a non separarsi dal mondo, ma ad immergersi in esso, condividendo le angosce e le speranze, le sofferenze e le gioie degli uomini. Tuttavia, non dobbiamo rinunciare al vangelo per conformarci “alla mentalità di questo secolo”.
Questo dovrà essere l’atteggiamento continuo dello spirito e del cuore, attento alla Parola, della quale riconosce il primato e con la quale si lascia consolare, correggere e nutrire, in modo che ne deriva un rapporto con Dio sempre più ricco e autentico. Accanto a noi c’è Maria, che continua a darci Gesù, che ci aiuta a scoprire giorno per giorno il suo volto e ad avere fiducia nella sua fedeltà. La Vergine è madre e modello. Non possiamo accogliere pienamente la vergine come madre senza essere docili alla sua parola che ci indica Gesù quale maestro della verità da ascoltare e da seguire: “Fate quello che vi dirà”. Lei, da parte sua, ci assicura la sua potente intercessione, la sua presenza in tutte le necessità, il conforto nelle difficoltà.