La temperanza

Chi è la persona temperante?

1. Colui che è padrone di se stesso, colui che si tiene in pugno, colui che si con-tiene: non ci sono altre forze che lo tengono in mano e lo dominano, non è schiavo delle passioni. È lui che si domina.

2. Colui che sa darsi un limite, sa dire di no, sa rinunciare: non come un bambino appena nato che vuole vedere soddisfatto ogni suo desiderio. L’illimitatezza è una delle caratteristiche del bambino cioè egli cerca in maniera illimitata, senza limiti, ciò che gli dà piacere. Il temperante invece sa con-tenersi, cioè tenersi entro certi argini che egli si dà. Egli impara a dire dei no, a rinunciare a qualcosa che l’istinto lo porterebbe a fare. Attenti bene: mettere gli argini non significa  costruire una diga. Se tu costruisci una diga blocchi l’acqua; gli istinti non vanno eliminati, il fiume non va bloccato. Gli istinti vanno controllati, canalizzati, direzionati. Non bisogna spegnere queste spinte,  ma bisogna  amministrare, gestire. Gli argino non bloccano, ma con-tengono, tengono dentro, danno una direzione.

3. Colui che sa essere moderato, equilibrato, colui che ha il senso della misura, che non è esagerato. Esiste per la cuoca o per chi prende le medicine il “misurino”, ciò che mi permette di misurare, fare le dosi. Il temperante è colui che sa “dosarsi”, ha il senso della misura, sa fare le cose nella giusta dose senza esagerare. Occorre dunque essere equilibrati, temperati: il di più, l’eccesso, l’esagerazione sono sempre pericolosi.

4. Colui che sa darsi delle regole, che sa darsi una disciplina. Sono dei puntelli fissi, dei paletti piantati nella propria vita. Inoltre sa allenare la sua volontà, sa prenderla per il collo quando viene meno, sa essere fedele a queste regole anche quando vorrebbe fare altro.

5. Colui che sa dominare: la brama di possedere (avidità); la voglia di mangiare (voracità); la ricerca del piacere (sensualità, lussuria); la collera.

6. Colui che è vigilante. “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede”. Il temperante è una sentinella, uno che vigila, che sta attento, che non si lascia sorprendere.

7. Colui che sa perfezionarsi conformandosi sempre di più a Gesù. Ecco l’ascesi: sacrifici, mortificazioni, rinunce, fioretti, digiuni … siamo chiamati a “perfezionarci”, a diventare sempre più perfetti. È necessario mettersi sotto il tornio dello Spirito Santo, certo; è Dio che modella, che plasma; ma poi è necessario cercare di essere sempre più simili al modello che è Gesù Cristo. Tutte quelle cose che sono le mortificazioni, le rinunce, i sacrifici non sono la ricerca della sofferenza fine a se stessa, ma sono le scelte che si fanno per diventare sempre più simili a Gesù. Per prendere la forma di Gesù, quanto c’è di troppo ….