– Stabilità
Se gli uomini passano, i monti restano. Questa esperienza fa vedere i monti come simbolo della giustizia fedele di Dio: La tua giustizia è come le più alte montagne (Sal 36, 7). I Patriarchi paragonano la benedizione paterna superiore alla stabilità dei monti antichi (cf Gen 49,26; Dt 33,15).
Queste creature, però, non devono essere divinizzate: Prima che i monti fossero, da sempre tu sei Dio (Sal 90). Il Creatore che pesò i monti con la stadera e i colli con la bilancia (Is 40,12) è colui che li tiene saldi con la sua forza (Sal 65, 7); li sposta a piacer suo (Gb 9,5) e dona lo stesso potere al più umile dei credenti: In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile” (Mt 17,20). Tutti quindi proclamino: O voi, monti e colli, benedite il Signore! (Dan 3,75; Sal 148,9).
– Potenza
Alto sopra le pianure che le calamità sovente sovrastano, il monte offriva un rifugio a Lot in pericolo (Gen 19,17); il giusto perseguitato sale sul monte per rifugiarvisi come l’uccello (Sal 11,1; Mt 24,16). Il giusto, elevando gli occhi ai monti, otterrà l’aiuto soltanto da Jahve (Sal 121,1s), diversamente confiderebbe in una creatura che è solo simbolo di potenza orgogliosa come Babilonia, dominatrice del mondo (Ger 51,25). Isaia grida che ogni altura dev’essere umiliata e solo Dio esaltato (cf 2,12-17).
– Umiltà ed esultanza
Il salmo 89 canta che nel nome del Signore il Tabor e l’Hermon esultano (v. 13). Quando il Signore visita la terra, i monti prorompano in grida di gioia (Is 44,23), saltellino dinanzi alle sue grandi opere (Sal 29,6), lascino scorrere sui loro fianchi il vino nuovo e maturi il frumento sino alla loro vetta (Am 9,13; Sal 72,16). Geremia osserva: Guardai, ed ecco che tremano (4,24) dinanzi a colui che può consumarli con il fuoco (Dt 32,22), così da diventare fumanti, dice il salmo 104,32; fondono come cera osserva il Salmo 97,5. E infine, l’Apocalisse profetizza che alla fine dei tempi spariranno: Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto (6,14; cf 16,20).