Abbiamo diversi modi per pregare. Lungo i secoli la Chiesa ha avuto modo di approfondire le modalità le modalità della preghiera che, quasi sempre, riduciamo alla richiesta, alla preghiera di domanda. Non è così. Se la preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio, dono di Dio che viene a incontrare l’uomo, relazione personale e viva col Padre in Cristo, nello Spirito Santo che abita nel cuore, assume diverse modalità.
Adorare
Un altro modo di pregare è quello dell’adorazione. La parola stessa, adorare, indica il gesto di portarsi la mano alla bocca, in segno di meraviglia e di stupore o per tacere, in segno di timore rispettoso davanti alla grandezza di chi abbiamo dinnanzi. Adorare è un gesto adulto e virile di umiltà, di chi riconosce il primato di Dio, di chi riconosce il suo ruolo e la sua immensa forza. Si entra in adorazione davanti al mistero della presenza di Cristo dell’Eucaristia, ma anche davanti a un panorama che non ci riempie solo di bellezza e di stupore, ma che ci fa giungere alla soglia della vertigine di Dio.