Il 20 agosto la Chiesa celebra la memoria liturgica di San Bernardo di Chiaravalle, grande dottore della Chiesa e soprattutto tenero cantore della Madonna.
Il suo esempio susciti in ciascuno il desiderio di abbandonarsi con fiducia alla materna protezione della Vergine Santa, consolatrice degli afflitti.
Cogliendo uno degli aspetti più importanti della vita e della spiritualità di san Bernardo di Chiaravalle, papa Francesco lo richiama all’attenzione dei credenti come modello cui volgere lo sguardo e i passi, lui che nel XII secolo, percorre l’Europa per ristabilire pace e unità, illuminando la Chiesa con scritti ed esortazioni.
La vita e la vocazione
Nato nel 1090 a Fontaine, in Francia in una nobile famiglia, nel 1111, insieme ai cinque fratelli e ad altri parenti e amici, si ritirò nella casa di Châtillon per condurvi una vita di ritiro e di preghiera. L’anno seguente con una trentina di compagni diventa monaco ed entra nel monastero cistercense di Cîteaux, fondato quindici anni prima da Roberto di Molesmes. A 25 anni viene inviato nella regione di Champagne a fondare una nuova abbazia, il monastero di Chiaravalle.
Per Bernardo, proclamato santo nel 1174, la vita monastica deve essere scandita dal lavoro, dalla contemplazione e dalla preghiera avendo due riferimenti: Gesù e Maria.
“Quando discuti o parli – scrive – nulla ha sapore per me, se non vi avrò sentito risuonare il nome di Gesù. Maria conduce a Gesù”.
(San Bernardo di Chiaravalle Sermones in Cantica Canticorum XV)”
“Nei pericoli, nelle angustie, nelle incertezze pensa a Maria, invoca Maria. Ella non si parta mai dal tuo labbro, non si parta mai dal tuo cuore; e perché tu abbia ad ottenere l’aiuto della sua preghiera, non dimenticare mai l’esempio della sua vita. Se tu la segui, non puoi deviare; se tu la preghi, non puoi disperare; se tu pensi a lei, non puoi sbagliare…”