Il Signore è il tuo custode (3)

1 Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? 2 Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. 3 Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. 4 Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d’Israele. 5 Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. 6 Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. 7 Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita. 8 Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Salmo 121

In cosa consiste questo aiuto? Al v. 5 del salmo il prendersi cura di Dio viene espresso con l’immagine dell’ombra: «Il Signore è come ombra che ti copre».  Come la nostra ombra non si separa mai da noi, allo stesso modo il Signore ci rimane fedelmente vicino, incollato alla nostra esistenza. Dio protegge i suoi fedeli da tutti i pericoli che potranno insidiare il loro cammino di pellegrinaggio sia a Gerusalemme sia nella loro vita. Torna alla memoria la nube luminosa dell’Esodo che era segno della presenza e protezione divina, la quale accompagnava il popolo nel suo uscire dall’Egitto (Es 13,21-22) e nel suo peregrinare nel deserto. La medesima ombra è poi ripresa nel Nuovo Testamento nell’annunciazione dell’angelo a Maria là dove il testo afferma: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo» (Lc 1,35). Questo è peraltro il versetto centrale del salmo, la sua affermazione principale. (Nell’ebraico originale questo versetto è esattamente preceduto da 58 sillabe e seguito da altre 58 sillabe).

Il centro del Salmo allora ci ricorda che la nostra vita è al centro della cura provvidente del Signore!

Il salmo lo ripete con insistenza: pur essendo molto breve, per sei volte in pochi versetti ritorna il sostantivo custode o il verbo custodire (in ebraico risuona sempre lo stesso verbo da cui deriva anche il termine custode. La nostra traduzione preferisce il verbo “proteggere”, 2 volte al v. 7, o il verbo “vegliare” al v. 8).

Ora non solo il salmo afferma questa custodia premurosa da parte di Dio, ma ne mette in luce una caratteristica fondamentale: si presenta come una custodia personalissima: è il tuo custode (continuamente in ebraico ricorre il suffisso «tuo” che ritorna dieci volte in otto versetti: è il tuo custode, che non lascia vacillare il tuo piede, che copre te e sta alla tua destra, che custodisce la tua vita e veglia su di te »). Questo “tuo” così insistentemente ripetuto esprime un rapporto e un’attenzione personale.