La sorpresa di essere amati

C’è vergogna e amarezza quando si devono riconoscere i propri sbagli, soprattutto quando abbiamo sotto gli
occhi gli effetti devastanti del nostro comportamento. Perché è inutile nascondercelo: proviamo vivo il senso della nostra responsabilità e della nostra dissennatezza. Quale cumulo di sofferenza abbiamo provocato, quante rovine abbiamo causato! Tutto questo avrebbe potuto facilmente essere evitato se solo ci fossimo lasciati guidare da Dio, dalla sua parola! Il suo amore è più forte del peccato, dell’infedeltà, dell’ingratitudine degli uomini. È una scoperta imprevista, che induce a riprendere coraggio e fiducia.
Ma l’amore di Dio non dev’essere affatto dato per scontato. Anzi, secondo la logica umana è inspiegabile e paradossale. Dio avrebbe tutto il diritto di rompere una volta per tutte l’alleanza con noi popolo ingrato!
Perché non lo fa? Perché il suo amore è fedele, nonostante tutto, e si è legato all’umanità in modo indissolubile. Il pentimento per il male commesso, un’esperienza dolorosa, è sostenuto dalla certezza di essere accolti ancora una volta. La fiamma della nostalgia, che induce a tornare a Dio, viene alimentata costantemente dalla memoria: «Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo».