Nascita di S. Giovanni Battista

La Chiesa celebra la festa di tre natività soltanto: quella di Cristo, quella della Madonna e quella del Precursore. Per gli altri Santi, infatti, si festeggia non la loro nascita nella carne, bensì la loro entrata nel Cielo.
Proviamo a scattare tre “istantanee” su Giovanni Battista: contempliamo l’austerità del Profeta nel deserto; la fortezza del Testimone della luce; l’umiltà del Precursore che si scansa davanti a Colui che annuncia.
Quello che stupisce prima di tutto del più grande di tutti i Profeti è l’austerità della sua vita, il suo amore alla solitudine e il suo spirito di preghiera. A noi che siamo prigionieri della nostra comodità e che ci perdiamo nelle cose vane, San Giovanni Battista viene a ricordare il ruolo del silenzio, del distacco e della mortificazione per ogni anima che vuole darsi a Dio.  Che lezione per noi!
Secondo sguardo: la fortezza. San Giovanni è un testimone della luce e ci ricorda che – oggi come nel suo tempo – non può esistere un compromesso tra la luce e le tenebre.
Ci insegna cos’è la testimonianza. Come battezzati siamo chiamati a testimoniare. Cos’è un testimone? Il testimone è colui sulla cui parola riposa la nostra fede come su una roccia.
Terzo sguardo: la dolcezza e l’umiltà del Precursore. Ciò non deve stupirci.
La grande santità si caratterizza soprattutto dall’unione delle virtù le più diverse, che solo Dio può unire così intimamente. È l’unione della fortezza con la dolcezza, dell’amore per la verità o la giustizia, con la misericordia per i peccatori. Questa unione è sempre il frutto di una grande vicinanza con Dio.