Lo studio non è una passeggiata. La scuola (ma così tutta la vita) è fatta di fatica, intellettuale e anche fisica perché imparare costa fatica. il cervello fa ginnastica ogni volta che noi gli chiediamo di imparare qualcosa, ma per tenerlo in allenamento ci vuole costanza e fedeltà.
Chiedete alle persone che lavorano da anni e non studiano più, oppure semplicemente pensate a quanto sia difficile riprendere a studiare dopo le vacanze estive.
Lo studio è fatica come ogni altro momento della vita: se vogliamo raggiungere un traguardo bisogna mettere in conto sacrifici e impegno, si deve pure “spaccare la testa sui libri”.
Ma cosa sono questi ciuffetti d’erba?
Sono l’interesse, la voglia di approfondire, oppure idee e riflessioni che affiorano nella nostra mente.
Per esempio, non vi è mai capitato mentre studiate storia di avere all’improvviso un’intuizione e allora
magicamente fatti storici apparentemente slegati si mostrano nella loro interconnessione? In quel momento non vorreste continuare a leggere, divorare il libro? Ecco stiamo sperimentando cosa significa veramente studiare. Certo questi “sprazzi di luce” non vengono sempre, ma l’importante è tenere duro.
Se non ci proviamo, non ci saranno nemmeno gli “sprazzi”.
STUDIARE è allora ESSERE IN RICERCA!
Sperimentiamo così il desiderio di andare in profondità, di guardare oltre l’apparenza delle cose: in una parola il lasciarsi attrarre dal FASCINO della VERITÀ.
Per lasciarci affascinare dalla verità sono indispensabili:
L’UMILTÀ: il so di non sapere di Socrate! Se pensiamo di essere già imparati, di sapere tutto su di noi e sul mondo e consideriamo lo studio una perdita di tempo saremo solo dei presuntuosi e arroganti che bastano a se stessi!
LO STUPORE: la capacità di stupirsi è la conseguenza dell’atteggiamento di chi si sente ignorante. Di chi sa di essere un piccolo puntino nell’universo tutto da scoprire, di chi si guarda attorno e scopre l’infinito, chi si lascia prendere dalla bellezza delle diversità del mondo;
LA DOMANDA DI SENSO: a questo punto ci chiediamo “Chi siamo?”, “Cosa ci facciamo in questo mondo e com’è questo mondo?”. Prima di pensare a che cosa fare, bisogna pensare a ciò che si è e si deve essere;
LA PERSEVERANZA: il tempo passato ad apprendere e approfondire per capire il senso della vita è fatto di fatica, sudore, sbagli, percorsi tortuosi. L’importante è non mollare mai!
Queste sono le basi per ESSERE IN RICERCA!