La ricchezza del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

Il sabato successivo alla seconda domenica dopo Pentecoste, subito dopo aver celebrato il Sacro Cuore di Gesù, la liturgia romana, con un formulario speciale, celebra la memoria del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria.
L’espressione «Cuore della Vergine» si comprende alla luce del senso biblico: designa la persona stessa della Madonna; il suo «essere» intimo e irripetibile; il centro e la sorgente della vita interiore; della mente e del cuore, della volontà e dell’affettività; l’animo indiviso, con il quale ella amò Dio e i fratelli e si dedicò completamente all’opera di salvezza del Figlio.
Nella Santa Liturgia, espressione della fede della Chiesa, il Cuore della beata Vergine che, piena di fede e di amore, accolse il Verbo di Dio, è chiamato innanzitutto «dimora del Verbo», nonché «tempio dello Spirito Santo» (cfr LG 53) proprio per la continua presenza in esso dello Spirito.

È presentato poi come cuore immacolato, cioè immune da macchia di peccato;

           Cuore sapiente, perché Maria, interpretando gli eventi alla luce delle profezie, serbava nel suo cuore la memoria delle parole e dei fatti riguardanti il mistero della salvezza (cfr Lc 2,19.51);

Cuore docile perché Maria ha aderito gioiosamente ai comandi del Signore (cfr Lc 1,48);
Cuore nuovo, secondo la profezia di Ezechiele (cfr Ez 18,31; 36,26) rivestito della novità della

grazia ottenuta da Cristo (cfr Ef 4,23-24);
Cuore mite, in conformità al Cuore di Cristo che ammonisce: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29);
Cuore semplice, cioè alieno da ogni doppiezza e tutto ricolmo dello Spirito di verità;

puro, ossia, secondo la beatitudine proclamata dal Signore (cfr Mt 5, 8), capace di vedere Dio;
Cuore forte nell’abbracciare la volontà di Dio quando, secondo la profezia di Simeone

(cfr Lc 2,35), o incombeva la persecuzione contro il Figlio (cfr Mt 2,13) o ne era imminente la

morte (cfr Gv 19,25);
Cuore vigilante, mentre Cristo dormiva nel sepolcro, il cuore di Maria, come il cuore della sposa del Cantico (cfr Ct 5,2), vegliava in attesa della risurrezione di Cristo.
Questo è il Cuore Immacolato della Madre a cui la SS. Trinità desidera ci consacriamo per essere da Lei formati ed essere di compiacenza al Padre , sull’esempio del Figlio, ed esaudire il suo

testamento d’amore (cfr. Gv 19,27).