Pregare vuol dire…

Abbiamo diversi modi per pregare. Lungo i secoli la Chiesa ha avuto modo di approfondire le modalità le modalità della preghiera che, quasi sempre, riduciamo alla richiesta, alla preghiera di domanda. Non è così. Se la preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio, dono di Dio che viene a incontrare l’uomo, relazione personale e viva col Padre in Cristo, nello Spirito Santo che abita nel cuore, assume diverse modalità.

Chiedere

Al Dio che benediciamo e adoriamo rivolgiamo la nostra preghiera di domanda. E occorre chiedere come si chiede a un padre che sa già di cosa abbiamo necessità, chiedere sapendo che Dio ci dona sempre ciò che desideriamo, anche se non è sempre ciò che chiediamo.

Chiedere con insistenza e fiducia, sapendo che mai la preghiera del fedele è stata disattesa. Possiamo chiedere perdono, in un atteggiamento di sincero pentimento quando prendiamo consapevolezza del nostro peccato. Possiamo chiedere aiuto per un soccorso, per un bisogno spirituale e materiale. Non sempre il Signore risponde come vorremmo e, soprattutto, Dio non ci tratta da incapaci; ci sostiene nelle cose che possiamo fare, ci rende capaci e ci fa trovare delle soluzioni, ci aiuta ad affrontare i problemi e, quando questi ci paiono insormontabili e irrisolvibili, ci porta a capire che la nostra gioia non consiste necessariamente nel risolvere quel problema .